La morte del piccolo Luigino: udienza preliminare rinviata al 18 maggio

La morte del piccolo Luigino: udienza preliminare rinviata al 18 maggio

Un presunto caso di malasanità che deve conoscere ancora la parola fine.

CATANIA. Una morte che grida rabbia perchè avvenuta in un contesto tutt’altro che chiaro. Il piccolo Luigi Messina spirò ad appena dieci giorni di vita al termine di due interventi chirurgici: anzi, proprio il primo sarebbe stata la causa, a detta della Procura etnea, della morte del piccolo Luigi. 
Ecco perchè il sostituto procuratore Agata Consoli ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio colposo a carico di tre medici: il cardiologo ecografista Marcello Campisi, il primo e il secondo chirurgo operatore, Fabrizio Gandolfo e Sasha Agati, che è anche primario del Centro cardiologico pediatrico di Taormina. L’udienza preliminare si è tenuta dinanzi al gup Luca Lorenzetti ed è stata, però, rinviata al prossimo 18 maggio. 

Una battaglia di verità alla quale i genitori di Luigino non si sono mai rassegnati, andando avanti nella loro istanza.
Un presunto caso di malasanità che muove dalla consulenza medico legale eseguita dai Ctu nominati dal pubblico ministero: si tratta del professor Vittorio Fineschi, medico legale dell’Università La Sapienza di Roma e noto alle cronache per essere stato consulente della famiglia Cucchi, la neonatologa Maria Serenella Pignotti e il cardiochirurgo pediatrico Bruno Murzi, entrambi dell’ospedale Meyer di Firenze.

Ebbene: nonostante, la consulenza attribuisse gravi responsabilità a tutti i neonatologi dell’ospedale Garibaldi di Catania che avevano avuto in cura Luigino, per nessuno di loro è stato chiesto il rinvio in giudizio, in quanto a detta della pm Consoli la responsabilità penale era in capo al loro primario Angela Motta ormai defunta nel luglio scorso.
Tuttavia, per il prossimo 18 maggio si attendono gli sviluppi del processo.

Una storia che approfondiamo nel prossimo numero del mensile “S” in edicola la prossima settimana.

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