Palermo e la sua Pasqua difficile

La Pasqua difficile di Palermo

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    I palermitani hanno un sindaco attivo, un presidente di regione al quale sono stati necessari due giorni di conversazioni su questo giornale per illustrare quanto di buono e di bello abbia fatto e farà. Eppure la Pasqua dei palermitani è difficile. I palermitani hanno un arcivescovo che ha ravvivato la speranza, eppure la Pasqua dei palermitani ritarda. La Pasqua dei palermitani ha la trasparenza di un miraggio perché il problema sono gli stessi palermitani con la loro indifferenza, anche verso i giovani distrutti dal crack e non solo. E poi c’è la mafia, alla quale i palermitani si rivolgono chiedendo di tutto. E qui qualcosina bisognerebbe aggiungerla. Diversamente dai tempi dei lenzuoli alle finestre, delle marce contro la mafia, insomma dai tempi di quelli di prima, oggi non sono più i mafiosi a cercare i politici, ma in una commistione ancora più disonorevole sono i politici a cercare l’appoggio dei mafiosi. Per non farla lunga, a me pare che, a prescindere da un sindaco più o meno attivo o da un presidente di regione più o meno logorroico, la malapasqua sia più un problema politico che non uno più generico da riversare soprattutto sui palermitani pur con i loro non pochi difetti. Certo, la si può pensare diversamente, ma non si può ricorrere all’omelia dell’arcivescovo per dimostrare che i cuori sempre più raffreddati sono quelli dei cittadini se l’arcivescovo parla di carceri, malasanità, di migranti rinchiusi in campi di concentramento, di anziani soli, ecc., tutti argomenti che solo il cuore e la mente di chi è al potere e nel potere può cercare in qualche maniera di affrontare.

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Sono una mamma con 2 figli all'università, uno spera nella borsa di studio per avere un aiuto importante ed invece ci ritroviamo sempre con un pugno di mosche in mano. Poveri studenti,poveri genitori che fanno sacrifici enormi per fare studiare i propri figli nella speranza di dare loro un futuro migliore. Sono molto delusa e dispiaciuta per il nostro Bel Paese che continua ad andare sempre indietro.

Perchè la Regione non interviene seriamente sulle linee aeree per garantire a chi vive e abita in Sicilia di potere raggiungere le altre città comodamente. Siamo anche noi italiani questo governo regionale come tutti gli altri si è dimostrato incapace di garantire a noi tutti siciliani la continuità territoriale. Che venga un Presidente della Regione più capace a far rispettare le ns esigenze senza dovere elemosinare ma pretenderle dal Governo Nazionale.

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