È una semplice squadra di serie B - non illudiamoci. Questi del city non sono venuti a Palermo per buttare soldi, ma per guadagnare negli investimenti. Secondo il mio pensiero, per andare in serie A, sarebbe stato meglio vendere la società all' ex presidente della Roma, Ballotta.
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Grazie all'on.le Romano per le parole d'incoraggiamento avute nei confronti del presidente Schifani. Certa stampa potrebbe fare a meno di celebrare ancora il sig. Prodi e Pecoraro Scanio ed in genere tutta la sx. palla al piede della Sicilia ed Italia tutta.
Grande affetto per le vittime del " MELI" ma non capisco xchè tirare in ballo ancora il sig. " io il sindaco lo so fare. Se ne stia a Bruxelles, non sentiamo per nulla la sua mancanza, tutt'altro
Premetto che i veri responsabili di questo disastro sono soltanto due Bigon e De Sanctis! Due che n hanno sbagliato tutto in sede di mercato e anche di più nonostante la società avesse messo a loro disposizione più soldi di tutte le società di B . Su Dionisi dico che si è rivelato un allenatore poco adatto alla piazza per lui meglio poco le società e mini città , ma la cosa più grave che si è rivelato un allenatore tecnicamente non preparato . Allenatore in grandissima confusione mentale riesce davvero a tirare fuori il peggio da questa squadra che già dallo scorso anno ne conoscevamo i limiti molto evidenti. Sul gesto al tifoso dico che e davvero penoso che uno che fino ad oggi ha sbagliato tutto,non ne azzecca una , ma soprattutto non vince mai invece di chiedere scusa ha questa reazione.. Fossi nel tifoso non accetterei neanche le eventuali scuse e forse valuterei se fare altro compresa azione legale. Dionisi sia più umile ..
Forza Presidente. Avanti così. E le Province per la Democrazia. Vada Avanti.
Troppa saliva e poca memoria
Il nuovo sport nazionale, dopo quello internazionale dove vince chi porta più armi a Zelensky, è la gara a chi giustifica meglio Santa Giorgia da Kiev, patrona delle retromarce e delle bugie agli elettori. Nei talk show si aggirano dei campioni olimpici della specialità, secondo i quali la premier non aveva scelta nel cancellare il Superbonus, perché sfascia i conti dello Stato.
Troppa saliva e poca memoria
Ovviamente la poverina non poteva sapere quanto costa, perché sta in Parlamento solo da 17 anni, e quindi non è detto che abbia imparato a leggerne gli atti, mentre la Manovra che lei stessa ha approvato a dicembre scorso chissà chi gliel’ha scritta. Perciò, a chi fa notare la collezione di giravolte – dal Pos al Mes, dal contante alle accise – si obietta che la priorità sono i saldi di bilancio, e dunque gli impegni presi con i mercati e l’Europa.
Alla faccia del Caciocavallo, per dirla con Totò, anche se pare che fosse proprio la leader di Fratelli d’Italia a dire in campagna elettorale che la pacchia in Europa è finita, e prima dei vincoli di Bruxelles vengono gli italiani. Per questo FdI non ha votato nemmeno il Recovery Fund che ci ha portato oltre 200 miliardi, restando l’unico partito all’opposizione di Draghi.
Tutte storie ormai archiviate, perché adesso la Meloni regna, e le lingue dei giornalisti sanno ravanare bene dove c’è il potere. Quindi, non c’è alcuna contraddizione tra le promesse elettorali e quello che sta facendo la Meloni. E se qualcuno dice il contrario, ha di certo le allucinazioni. Una brutta malattia, tutto il contrario della memoria corta e dell’incontinenza di saliva.
Ca razza oltre alla sanità avissi a rovinari anche i Catanisi? Ah