Il governo: "Misure anti-blocchi" | Indagini su infiltrazioni mafiose - Live Sicilia

Il governo: “Misure anti-blocchi” | Indagini su infiltrazioni mafiose

Sono in corso indagini per accertare la presenza di elementi della criminalità organizzata tra i manifestanti degli autotrasportatori in Sicilia. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, in un'informativa al Senato, spiegando che si punta ad accertare "l'origine degli atti intimidatori nei confronti di alcuni operatori commerciali".
La protesta
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15.27. Sono in corso indagini per accertare la presenza di elementi della criminalità organizzata tra i manifestanti degli autotrasportatori in Sicilia. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, in un’informativa al Senato, spiegando che si punta ad accertare “l’origine degli atti intimidatori nei confronti di alcuni operatori commerciali”. Palermo, peraltro, ha spiegato il ministro, “é stata notata la concomitante presenza, alle manifestazioni, di appartenenti a sodalizi extraparlamentari di opposta tendenza politica. Al riguardo, i rappresentanti degli industriali (in particolare il presidente di Confindustria Sicilia, Lo Bello) hanno denunciato alla stampa, cito testualmente, ‘evidenti strumentalizzazioni politiche di demagoghi in servizio permanente effettivo’, nonché la presenza di ‘realta’ criminali organizzate che mirano a far saltare tuttò”. Rispetto a queste dichiarazioni, ha aggiunto Cancellieri, “sono stati avviati gli opportuni approfondimenti da parte degli organi investigativi che sono al vaglio dell’autorità giudiziaria”.

13.22. “Il ministro italiano degli Interni, Anna Maria Cancellieri, ha assicurato al vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, in una telefonata, che il governo italiano intraprenderà tutte le misure necessarie per porre fine ai blocchi”, causati dallo sciopero dei Tir. E’ quanto si legge in una nota della commissione.

11.45. “Quando scende in piazza una categoria, si è davanti a una protesta. Quando a scendere in piazza è un intero popolo, si è davanti a una vera e propria rivoluzione. Ecco cosa è accaduto in questi giorni in Sicilia: un intero popolo ha detto ‘basta’. Sì, perché su quelle strade c’erano i siciliani”. Così il leader di Grande Sud Gianfranco Micciché, nell’ultimo editoriale di ‘Grande Sud News’, il quotidiano online del movimento arancione. Quanto accaduto in Sicilia, viene definito da Micciché “la rinascita di una Terra, la rinascita di un popolo, il suo orgoglio, la sua rabbia, la sua voglia di riscatto. La rinascita del popolo siciliano: c’é tutto questo in quei giorni di pacifica, dignitosa, ma non per questo meno rabbiosa e forte, protesta. Una protesta sacrosanta – ha aggiunto -, un movimento di massa che viene dal popolo e tale deve rimanere, per mantenere inalterata tutta la sua straordinaria forza d’urto”.

11.22. “I mafiosi si occupavano anche del ‘servizio d’ordine’ nel corso della protesta, costringendo i commercianti a chiudere i negozi. Ci sono denunce in questo senso”. Il presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, ha ribadito oggi, nel corso della trasmissione Radio Anch’io, le sue accuse nei confronti di alcuni protagonisti dei blocchi che la settimana scorso hanno paralizzato la Sicilia. “Non ho mai detto che il Movimento dei forconi – ha puntualizzato Lo Bello – sia composto da mafiosi. Quello che mi ha stupito è che permane la polemica dei confronti di Confindustria Sicilia che da anni pone questo tema. Se abbiamo evidenze delle infiltrazioni mafiose, ai danni del movimento e non a favore, sia chiaro se ne deve prendere atto e agire di conseguenza”.

11.08. Corteo domani mattina degli “Studenti Siciliani in Lotta”, da piazza Croci fino a Palazzo dei Normanni per protestare insieme al Movimento dei Forconi. Gli studenti non sfileranno con simboli politici per “ribadire – affermano – la trasversalità della mobilitazione contro il caro-vita”. Saranno presenti soltanto le bandiere della Sicilia e quelle italiane per “dimostrare che il grave atto della scorsa settimana, – aggiungono – quando fu bruciato un tricolore durante una manifestazione, è soltanto il gesto di una minoranza di studenti dei centri sociali infiltratisi nel movimento”. “Continueremo a sostenere la protesta del Movimento dei Forconi – dice Marco Alessandra Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Palermo – in quanto è a rischio soprattutto il futuro dei giovani siciliani che, a causa di questa crisi economia e dell’incapacità dei governi di arginarla, rischiano di dover lasciare la nostra terra. Domani saranno in piazza simbolicamente genitori e figli, per la prima volta uniti nel difendere il proprio futuro e la propria comunità di appartenenza”.

10.56. “Chiedo a tutti i sindaci siciliani di essere presenti domani, a Palermo, a sostegno della protesta di autotrasportatori e agricoltori, all’incontro che i manifestanti avranno con il presidente della Regione Raffaele Lombardo”. L’appello è stato lanciato dal sindaco di Agrigento Marco Zambuto (Udc). “Soltanto in questo modo – spiega Zambuto – riusciremo a dare forza alla trattativa che il governatore Lombardo avrà con il presidente del Consiglio Mario Monti. La Sicilia è sempre stata penalizzata dalle politiche nazionali e comunitarie, dalla scarsità di infrastrutture e dall’assenza di un reale sostegno creditizio. Le forze produttive vogliono, adesso, arginare il sistema economico che impone che i siciliani producano solo il 10 per cento di quello che consumano”.

Ore 8.08. Tragedia all’alba nell’astigiano al presidio degli autotrasportatori sulla statale 10 nei pressi di Asti ovest. Un uomo di 45 anni che partecipava al presidio è stato travolto e ucciso da un tir con targa straniera e, a quanto sembra, condotto da una donna tedesca.


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