La Ragusa-Catania, Musumeci: "Cancelleri ignorante o in malafede"

La Ragusa-Catania, Musumeci: “Cancelleri ignorante o in malafede”

Il governatore replica al sottosegretario
INFRASTRUTTURE
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PALERMO – Apprendiamo con stupore quanto sostenuto – con linguaggio più da galoppino elettorale che da uomo di governo – dal sottosegretario Cancelleri che, nonostante la sua ormai lunga permanenza al ministero per le Infrastrutture, non solo non ha ancora chiara la distribuzione di competenze e di funzioni ma continua – e questo è, se possibile, ancor più grave – ad ignorare documenti e carteggi di importanza primaria, come nel caso in questione”. Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, anche nella qualità di commissario governativo per la Ragusa-Catania, in replica a quanto affermato da Cancelleri.

Musumeci poi spiega: “Lo scorso 22 dicembre l’Anas avrebbe dovuto approvare il progetto della Ragusa-Catania per consentire al sottoscritto, commissario dell’opera, di indire la gara. Diversamente da quanto pattuito, invece, il vecchio Cda dell’azienda di Stato, utilizzando il pretesto che la delibera Cipess del 3 novembre 2021 – che confermava lo stanziamento da 217 milioni di euro della Regione – non risultava ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale, decideva di rinviare tutto all’insediamento del nuovo Cda. Dunque, delle due l’una: o Cancelleri sconosce i fatti – e prima di parlare dovrebbe aggiornarsi per evitare magre figure – oppure Cancelleri è in malafede e ha deciso di chiudere l’anno dedicandosi alle bufale anziché a cotechino e lenticchie. La stessa nuova governance Anas, infatti, ha confermato che il rinvio è avvenuto per una decisione squisitamente politica del vecchio Cda. Vorremmo ricordare – ma l’opinione pubblica lo sa bene – che il commissariamento della Ragusa-Catania ha consentito di superare numerose lungaggini poste dal Mite, scongiurando ulteriori ritardi. Forse proprio questi suoi indugi Cancelleri vorrebbe dissimulare diffondendo false notizie. Al sottosegretario diciamo quindi di mettersi il cuore in pace: non appena l’Anas approverà il progetto, la Regione lo manderà in gara senza alcun indugio”.


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