PALERMO – La ricetta è scritta con la penna blu? Non possiamo accettarla, va scritta con la penna a inchiostro nero. È l’incredibile risposta che un paziente ha ricevuto dagli addetti allo sportello accettazione dell’Azienda sanitaria di Palermo, ufficio via Gaetano La Loggia. Nella Sicilia degli scandali dove i pronto soccorso degli ospedali sembrano dei suk capita anche che un utente sia stato costretto a barcamenarsi tra un reparto e un ufficio solo per una questione di inchiostro. E dire che a compilare la ricetta medica è stato un medico del Policlinico di Palermo, che probabilmente ignora la disposizione sull’inchiostro, sempre che esista una regola che stabilisca quale colore della penna bisogna usare. Morale? Ricetta riscritta dal medico curante del paziente, ovviamente con la penna a inchiostro nero, accettata dai solerti dipendenti dell’Asp.
In mattinata è giunta la replica dei vertici dell’Asp di Palermo: “In merito alla notizia diramata dall’agenzia Ansa – spiega la direzione generale dell’Azienda di via Cusmano – comunichiamo che tutti gli uffici accettano le ricette mediche con qualsiasi tipologia di colore. Nel caso specifico, se avessimo il riferimento dell’ufficio e della ricetta in questione, provvederemo ad accertare se ci sia stata una decisione personale da parte di uno dei 5.430 dipendenti dell’Asp di Palermo”. (ANSA)

