Scuola, studenti e presidi: "Dad per maggiore sicurezza" - Live Sicilia

Scuola, studenti e presidi: “Dad per maggiore sicurezza”

“Il sistema di tracciamento è saltato. Problemi anche per la sostituzione dei docenti“

PALERMO – I casi di Covid continuano incessantemente ad aumentare in tutta Italia. Nelle ultime 24 ore in Sicilia si sono registrati più di 9mila casi, per questo si stanno prendendo ulteriori misure di precauzione con l’istituzione di altre zone rosse e/o arancioni in tutta l’Isola.

Il Governatore Musumeci è consapevole delle difficoltà che potrebbero nascere e lo dimostrano, come da lui stesso dichiarato, le numerose sollecitazioni ricevute da presidi e sindaci che chiedono di rinviare la ripartenza in presenza. Intanto è arrivato l’allarme dal Cts che chiede la zona arancione e la Dad.

Inoltre, proprio per un ritorno in sicurezza per domani è convocata una riunione che vedrà coinvolta la task force regionale, gli assessori alla Salute, Infrastrutture, delle Politiche Sociali e del Lavoro e i dirigenti del dipartimento Famiglie e Politiche Sociali, delle Infrastrutture e dei Trasporti oltreché il dipartimento per le attività sanitarie con l’ingegnere La Rocca.

Da chi frequenta giornalmente il mondo della scuola, però, “c’è paura di tornare in presenza giorno 10“ come dichiarato da Giuliano Settimo, rappresentate d’istituto del liceo scientifico Galileo Galilei di Palermo. Paura giustificata dal fatto che “all’interno della aule – ha continuato lo studente – non possono essere rispettate tutte le misure anti contagio“. 

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“Siamo consapevoli di vivere un momento difficilissimo della nostra storia in cui, tutte le nostre certezze sono in crisi; non per questo devono venire meno dei diritti irrinunciabili come il diritto allo studio e, soprattutto, il diritto alla salute. Per questo motivo chiediamo – e lo fa senza giri di parole – che venga attivata per due settimane la didattica a distanza, in modo tale da far sì che la situazione non si aggravi, per non creare assembramenti nei mezzi pubblici, davanti le scuole e liberare un sistema ormai congestionato da una notevole impennata di casi“. 

Il rappresentate d’istituto del Galileo Galilei, però, non si riferisce ai soli contagi tra gli studenti: “Ci sono anche tanti casi tra i docenti e il personale Ata, la cui assenza non consentirebbe uno svolgimento adeguato delle lezioni in presenza, né potrebbe essere esercitato il controllo per il corretto svolgimento delle lezioni. Inoltre, chiediamo che nel momento in cui si rientri a scuola venga condotta un’attività severa di controllo del green pass all’interno degli istituti, ma anche che una sensibilizzazione verso le famiglie affinché ci sia un periodo di co screening, specialmente in presenza di sintomi“. 

“Facendo appello al senso di responsabilità delle istituzioni – ha concluso lo studente – rinnovo la richiesta dell’attivazione di didattica a distanza per rientrare a scuola in sicurezza“. 

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Rispetto delle regole, in primis, ma paura. È questo il sentimento dei presidi. “Ci atterremo alle disposizioni ma con limiti e riserve – dichiara Daniela Crimi preside dell’Istituto Cassarà di Palermo -. Il primo è dato dai contagi che sono in assoluto aumento esponenziale a scuola“.  E dall’ultimo bollettino dell’Osservatorio epidemiologico della Regione viene fuori che nella fascia di età tra i 6 e i 18 anni i positivi sono ben 4.314, più del doppio rispetto al 22 dicembre quando erano 1.953. “Il sistema di tracciamento ormai è saltato. Dall’inizio del 2022 abbiamo registrato circa trenta nuovi casi tra gli studenti e altri tra i docenti – si affretta a dire la dirigente scolastica -. Il problema riguarderà anche la sostituzione degli insegnati. Negli istituti superiori se il periodo di malattia è inferiore a quindi giorni non può avvenire la sostituzione ed in quel caso, poi, bisognerà trovarlo“.

Il problema, però, non riguarda solo la sostituzione dei docenti anche la Dad. “Fino ad ora è stato vietato, per questione di privacy, chiedere alle scuole se l’alunno è vaccinato o meno. Adesso, con le nuove regole la Dad varia in base alla vaccinazione o meno ma a noi non sarà consentito chiederlo e dovremo fare una segnalazione all’Asp che, poi, chiederà all’alunno se è vaccinato o meno. Nel frattempo passano i giorni“.

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