La sanatoria sulle coste siciliane | Ardizzone: "Valuto l'ammissibilità" - Live Sicilia

La sanatoria sulle coste siciliane | Ardizzone: “Valuto l’ammissibilità”

Il presidente dell'Ars: "Devo approfondire la questione con gli uffici. Ma io non lo avrei firmato".

Alla cerimonia del ventaglio
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PALERMO – “Devo approfondire la questione. Aspetto una relazione dagli uffici e valuterò se l’emendamento è ammissibile”. Lo ha detto il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, che oggi ha partecipato alla cerimonia del Ventaglio, a proposito dell’emendamento, che sarà discusso la prossima settimana, che consente la sanatoria per le costruzioni realizzate prima del 1985 entro 150 metri dalla battigia. A proposito di emendamenti simili si era posto un dubbio di costituzionalità. Da qui l’esigenza di valutare la questione. “Io non l’avrei firmato”, ha detto Ardizzone rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano come mai l’emendamento presenta la firma anche di 7 deputati regionali della maggioranza.

“Questa legislatura – ha aggiunto Ardizzone – si è contraddistinta per troppi cambi di casacca. Passare da un partito all’altro è ormai una prassi patologica”. Gli sprechi del passato, l’enorme bacino di precari da reimpiegare, l’attività dell’Assemblea Regionale Siciliana e un ripensamento dello Statuto sono alcuni dei punti affrontati dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone durante la consueta cerimonia del Ventaglio. “Gli sprechi ci sono stati – ha detto, alludendo allo sperpero di risorse pubbliche degli anni ’70 -. Ma ora si ricomincia, si riparte”. A proposito dei precari ha poi aggiunto: “ogni Bilancio destina loro circa 17 milioni. Non dico certo di licenziarli, ma decisamente va ripensato il loro impiego”.

Sullo Statuto: “la specialità è vista come un privilegio – ha detto – e questo anche per colpa dei politici. Invece andrebbe ripensata. La Sicilia è un crocevia, una terra di frontiera in cui si gioca la partita dell’immigrazione. Per questo dovremmo spingere su certi ambiti come i diritti, l’integrazione, l’utilizzo dei migranti, diventando esempio e input per il resto del Paese”. Ardizzone ha poi sottolineato che dal luglio scorso l’Ars è stata impegnata in 95 sedute. “Contro le 20 di altri Consigli regionali”, ha detto.

Un ultimo passaggio Ardizzone lo ha riservato al referendum di ottobre. “Voterò sì alla riforma costituzionale pur senza molta convinzione. Ritengo che alcuni punti andrebbero rivisti – ha spiegato – perché ho l’impressione che parlino più alla pancia che alla testa dei cittadini. Ad esempio – ha aggiunto – non si possono mettere in Costituzione norme sugli stipendi dei consiglieri regionali. I nostri Costituenti non l’avrebbero mai fatto. Poi si può abbassarli, ma non metterlo in Costituzione. Questo è un parlare alla pancia. Certamente era invece da rivedere il bicameralismo perfetto, mentre la legge elettorale, così come è concepita, desta qualche perplessità”.

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