La sanzione per il dehors 'abusivo' | Il Cga annulla la multa del Comune - Live Sicilia

La sanzione per il dehors ‘abusivo’ | Il Cga annulla la multa del Comune

Il giudice di pace aveva sospeso la prima sanzione per l'occupazione abusiva del suolo pubblico

 

PALERMO – Il Comune ha applicato la sanzione di recidiva ma il giudice di pace aveva sospeso il primo provvedimento su cui la recidiva era basata. Il destino incerto della prima sanzione ha così travolto la seconda. Il Cga, Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana, infatti, ha dichiarato illegittima la multa che vigili urbani di Palermo hanno comminato a un ristorante per il dehors di 40 metri ritenuto abusivo. Anche l’occupazione del suolo pubblico però era stata concessa dal Comune di Palermo.

La vicenda iniziata nel 2016, si è spinta così per quattro anni lungo i due gradi di giudizio del processo amministrativo. Adesso, dopo che il Tar ha dato torto ai ristoratori, i giudici amministrativi del secondo grado hanno deciso di annullare i provvedimenti impugnati. A colpi di sentenze, insomma, il ristorante è riuscito ad avere riconosciuta la propria posizione.

All’attenzione dei giudici, in modo particolare è stato il fatto che il Comune abbia applicato la sanzione per recidiva affermando di non sapere che il giudice di pace aveva concesso la sospensiva delle sanzioni inferte con un primo provvedimento. “I procedimenti adottati dal giudice di pace – spiegano infatti i magistrati nella sentenza -vengono notificati con le forme e nei termini previsti da quel rito. Modi e termini che devono ritenersi rispettati poiché in tal senso depone la presenza del Comune all’udienza in seguito alla quale il provvedimento sospensivo veniva adottato”.

In altre parole, gli uffici comunali non potevano non sapere perché il Comune a quel processo è stato presente. E così, per applicare la recidiva, sarebbe necessario che il giudice di pace rivaluti la posizione iniziale riconoscendo il torto del ristorante e poi che questa sentenza, eventualmente non appellata, diventi definitiva. Insomma, i ricorsi che si sommano ai ricorsi, potrebbero non essere finiti.

 


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