"La spiaggia è sparita"| E crolla un ristorante

“La spiaggia è sparita”| E crolla un ristorante

Commenti

    La prossima volta fateglielo costruire direttamente in acqua

    Chissà come ci è finito questo ristorante su una costa a 10 metri da mare! Magari chiederà un sussidio per calamità naturale. Ma come è possibile che non si può allargare una finestra perché la sovraintendenza non dà il nulla osta e poi ci si ritrova un ristorante, e non è il solo costruito sulla spiaggia? Forse lo sappiamo tutti!

    Oltre la cementificazione selvaggia sulle coste, tutta tipicamente italiana, il grande problema è che in regione sicilia non hanno la più pallida idea di cosa significhi “erosione”.
    Nessuna costa dell’intera isola è salvaguardata e i danni saranno sempre più tangibili.
    E poichè non ci vuole uno o due anni per frenare l’erosione ma anni e anni e risorse economiche il futuro è già scritto.

    Non mi fa per niente pena! La natura si ribella

    Ci villeggiavo 30 anni fà la spiaggia era immensa e quel ristorante era almeno a 50 metri dal mare a metà fra la battigia ed il boschetto…..adesso il nulla…..

    troppo tardi, il mondo verrà sommerso, bruceremo tutti, lottate contro il Male, tanto perderete sempre.

    se non sai come stanno veramente le cose evita di fare commenti subdoli, perchè c’è gente che ha perso case costruite 50 anni fa a causa dell’erosione che cammina. Al limite chiediamoci come mai stanno succedendo tutte queste situazioni catastrofiche

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Se non è zuppa è pan bagnato. In effetti quando ci classificano come ignoranti e incapaci di dare una svolta a questo modo di fare, non hanno tanto torto, anzi non ne hanno alcuno. La politica isolana è fatta di sudditanza, compromessi e influenze varie che si concretizzano poi in interessi personali o di partito con coalizioni che devono autorigenerarsi. In questo contesto le ingerenze esterne di ambienti affaristici trovano terreno fertile. Nel frattempo continuiamo a godere di assenze infrastrutturali, mafia asfissiante e servizi da terzo mondo. Un treno riporterà nei prossimi giorni trolley griffati e affetti a tempo determinato.

E allora? Dov'è la notizia se tutto rientra nella norma. Ebbene, questo è il mese dell'ipocrisia (avete presente la valanga di "auguri" urbi et orbi?), quindi ci sta tutto e calza a pennello lo stupore per il "caro voli" che, invece è un fatto ordinario e ricorrente. Che Natale sarebbe senza l'albero, il presepe, il panettone e i politici che si stracciano le vesti per il caro voli? E, ovviamente, l'informazione che torna a battere sugli stessi tasti, stavolta con la piccola variante del concorso. Ok, tranquilli, passerà. Ma tornerà puntualissimo a Pasqua, insieme alla colomba e alle uova. Insomma, qual è la novità?

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