La variante delta mette in crisi l'estate: "Servono controlli"

La variante delta mette in crisi l’estate: “Servono controlli”

La Sicilia è sorvegliata speciale, ma i tamponi in aeroporto per chi arriva da Spagna e Portogallo arriveranno soltanto nei prossimi giorni

CATANIA – La voglia di vacanze è compromessa dalla paura ‘Delta’. La variante made in India sta facendo rimettere mani al pallottoliere dei contagi (che purtoppo crescono) in quasi tutte le regioni. La Sicilia è una sorvegliata speciale. Ma se a Palermo riescono a ‘individuare’ i positivi contagiati dalle varianti garazie ai tamponi processati in aeroporto dopo gli sbarchi, a Catania al momento c’è solo “l’invito” ad andare all’hub di via Forcile a San Giuseppe La Rena. Il Movimento 5 Stelle parla di ‘follia’. “L’assenza di controlli anticovid per chi sbarca all’aeroporto catanese di Fontanarossa ci pare una pura follia che rischiamo di pagare a caro prezzo. Purtroppo, e ci dispiace doverlo ancora una volta sottolineare, questa è l’ennesima falla di una struttura che ci vede all’ultimo posto in Italia per i vaccini e al primo per i contagi”, ha denunciato Giovanni Di Caro.

“E’ assurdo – ha aggiunto – che ci siano hub vaccinali praticamente deserti e un posto nevralgico come quello dello scalo catanese porto franco per potenziali contagi della nuova variante Delta che sta minacciando l’Europa. E’ inutile sottolineare che ogni giorno, ogni ora, di ritardo nell’attivazione dei controlli rischiano di avere conseguenze nefaste. Musumeci e Razza si attivino immediatamente, nella speranza di riuscire a chiudere la stalla prima che i buoi si siano ampiamente dileguati”.

“Si sta allestendo l’area dedicata ai tamponi. È questione di giorni”, hanno risposto dall’ufficio del Commissario dell’emergenza covid di Catania. Ma intanto Fontanarossa resta una delle maggiori ‘porte’ di collegamento con le aree europee considerate a rischio, come la Spagna. Il caso delle studentesse di Rosolini, nel siracusano, risultate positive al tampone dopo un viaggio nella penisola iberica ha creato un certo allarmismo. Nel laboratorio del Policlinico di Catania si sta eseguendo il sequenziamento per capire se le giovani abbiano contratto una i. Ma il rischio di tornare a vedere “giallo” in Sicilia, purtroppo, esiste.


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