La visita di Mattarella a Caltanissetta | Ruvolo: "C'è una Sicilia che vuole cambiare" - Live Sicilia

La visita di Mattarella a Caltanissetta | Ruvolo: “C’è una Sicilia che vuole cambiare”

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Prevista la partecipazione alla commemorazione dei giudici Livatino e Saetta nel palazzo di giustizia. Le parole del sindaco.

venerdì la giornata nissena del capo dello stato
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CALTANISSETTA – “La presenza del presidente della Repubblica a Caltanissetta è un omaggio ai cittadini nisseni e un’occasione straordinaria per presentare al Capo dello Stato e per esso all’Italia intera, una Sicilia orgogliosa che ha voglia di cambiare”. Lo afferma il sindaco Giovanni Ruvolo sulla visita del presidente Sergio Mattarella che venerdì prossimo parteciperà alla commemorazione dei Giudici Livatino e Saetta nel Palazzo di Giustizia e poi visiterà il Cimitero dei ‘Carusi’, il sacrario che ricorda la tragedia del 1881 in cui morirono anche 19 bambini nella miniera di zolfo di Gessolungo. “Caltanisetta fa parte di una Sicilia – aggiunge – capace di realizzare nuovi percorsi sinergici tra cittadini e istituzioni per valorizzare le risorse del territorio, in una logica di ritrovata coesione sociale per costruire un nuovo modello di sviluppo sostenibile. Lo faremo, da un luogo ricco di storia e significato come il sacrario dedicato ai ‘Carusi’, le decine di ragazzini morti innocentemente in miniere ancora attive fino alla metà del secolo scorso”. Nella zona si sta realizzando un itinerario culturale, che in parte si snoda nel sottosuolo dove prima erano attive le miniere, intitolato “Ciàula scopre la luna”, ispirato alla novella di Luigi Pirandello,un percorso turistico che partirà ufficialmente il 27 settembre e che rappresenta un emozionante viaggio nelle aree minerarie del comprensorio nisseno. “Presenteremo in anteprima assoluta al presidente Mattarella – annuncia il sindaco di Caltanissetta – questa iniziativa nell’area in cui ancora si vedono le miniere di zolfo che hanno caratterizzato l’economia dell’Ottocento e del Novecento nel territorio della Sicilia Centrale, simbolo delle contraddizioni della nostra terra ma anche luogo di speranza”.


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