L'acido e il volto sfregiato: versioni contrapposte sulle ferite

L’acido e il volto sfregiato: versioni contrapposte sulle ferite

Cosa hanno detto la vittima e il marito
AGRIGENTO
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AGRIGENTO – L’acido e il volto sfregiato. Guarirà in 20 giorni, salvo complicazioni, la cinquantenne di Palma di Montechiaro che ieri, poco prima dell’ora di pranzo, è stata raggiunta da schizzi di acido ad una guancia e in una parte della spalla che gli ha gettato il marito Gioacchino Morgana.

L’acido e le ferite

Per i medici dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento – dove la donna si trova ricoverata – le ustioni che ha riportato non sono gravissime. La vittima dell’episodio di violenza è stata sentita, fino a tarda sera, dai poliziotti della squadra mobile e dal sostituto procuratore, titolare del fascicolo d’inchiesta, Maria Barbara Cifalinò. Seppur in stato di choc e dolorante, la donna è riuscita a ricostruire, facendo chiarezza, quanto aveva subito poche ore prima.

Aveva già denunciato

La donna, una cinquantenne di Palma di Montechiaro, aveva già denunciato il consorte. I due si erano separati da un po’ di tempo e la donna, avviando l’iter del codice rosso, era stata trasferita ed alloggiata in una comunità protetta. Ieri, la cinquantenne era andata nella sua ex abitazione, in via Tiepolo, per prendere dei vestiti e il marito (i due sono ancora formalmente sposati), si era nascosto dietro la porta, prima di gettarle in faccia l’acido. La donna si è difesa ed è nata una colluttazione, durante la quale l’acido si è riversato sulle mani dell’uomo, un noto pregiudicato, che è stato arrestato.

Donna e marito, versioni differenti

La cinquantenne sfregiata con l’acido dal marito, sentita dalla squadra mobile e pm, ha riferito d’essersi allontanata dalla casa protetta ad indirizzo segreto dove era alloggiata da metà novembre senza dare comunicazione né alla polizia e agli operatori della struttura. Doveva prendere dei vestiti e lo zaino di sua figlia, nata da una precedente relazione nella casa dove viveva col marito. La donna, per sua stessa ammissione, ha però fatto una ulteriore leggerezza: avrebbe avvisato il marito, dicendogli che stava per tornare a casa per prendere quel che le serviva.

Emergono alcune divergenze

Il quarantottenne, contrariamente a quanto filtrato ieri, non si è fatto trovare nascosto dietro la porta d’ingresso. Fra i due vi sarebbe stata l’ennesima discussione e l’uomo avrebbe scagliato dell’acido contro la consorte. Acido che era in una bottiglia di plastica tenuta a porta di mano. La cinquantenne si sarebbe però difesa e quell’acido, in gran parte, è finito su volto e collo dell’uomo, provocandogli ustioni di terzo grado. L’uomo, ferito, è stato accompagnato da un familiare all’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata da dove, poi, con l’elisoccorso del 118, è stato trasferito a Catania. Il 48enne, Saro Gioacchino Morgana, indagato per lesioni personali gravissime, sentito anche lui in ospedale dalla polizia, avrebbe raccontato l’esatto contrario, ossia d’essere stato lui la vittima dell’aggressione. A chiamare la polizia, ieri, subito dopo l’aggressione, è stata la donna. La cinquantenne, ieri sera, durante l’audizione, avrebbe raccontato anche di pregressi maltrattamenti in famiglia, episodi di violenza subiti dalla donna che però la stessa non aveva mai denunciato. Lo scorso novembre, la cinquantenne – raccontando solo di un caso – aveva parlato con la polizia ed era stata, avviando l’iter del codice rosso, allontanata, assieme alla figlia minorenne, da quell’abitazione.


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