L'Akragas schiuma rabbia | Di Napoli non le manda a dire - Live Sicilia

L’Akragas schiuma rabbia | Di Napoli non le manda a dire

Il tecnico lascia in anticipo la conferenza stampa, adirato per il finale caotico di Catanzaro.

calcio - lega pro
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AGRIGENTO – È rammaricato Lello Di Napoli dopo la sconfitta arrivata al novantesimo contro il Catanzaro, squadra che adesso ha raggiunto l’Akragas in classifica. A fine gara a tenere banco è però ancora l’episodio che ha deciso la partita: il gol di Giovinco sul quale ci sarebbero diversi dubbi riguardo la regolarità dell’azione. Veementi sono state infatti le proteste dei giocatori a fine partita (espulso Pasquale Pane) dopo il gol che ha premiato i calabresi. Del fatto però non vuole parlare Di Napoli, il quale, come fa sempre, evita di commentare l’operato arbitrale, elogiando comunque la prestazione dei suoi uomini: “Non voglio commentare l’arbitraggio – dichiara a fine gara su domanda dei giornalisti – io questa sera dormirò tranquillo. Non rimprovero nulla ai miei ragazzi se non il fatto di essere stati poco incisivi. Per noi doveva essere una partita di grande sacrificio contro una squadra che ha grandi giocatori e che non merita la posizione che ha. Noi ritorniamo a casa con una sconfitta ma con il rammarico di aver osato poco rispetto a quello che potevamo fare”.

In un clima teso in una conferenza stampa che Di Napoli abbandona in anticipo, il mister non mette in discussione quanto fatto dalla propria squadra, evidenziando ancora una volta la giovane età dei suoi giocatori e rispondendo ai giornalisti che accusavano di sterilità l’attacco biancazzurro: “Il Catanzaro ha fatto la partita ma tranne alcune palle inattive non ci sono state grandi conclusioni. Io sono contento dei miei ragazzi, anche se siamo stati poco convinti in difesa dove avevo giocatori giovani. Sono contento di come hanno lottato i miei giocatori contro una squadra come il Catanzaro che si permette di tenere Cunzi in panchina. Questi ragazzi meritano rispetto – sbotta il mister sulla domanda di un giornalista – esigo il rispetto di questi uomini prima di tutto”.


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