PALERMO– Apprendiamo che è morta Maria Sagona, la moglie del giornalista Mario Francese ucciso dalla mafia il 26 gennaio 1979. Da alcuni giorni era ricoverata in una clinica a Palermo. La signora Maria aveva 88 anni – come ricorda l’Ansa – ed era stata testimone e vittima di una doppia tragedia: l’uccisione del marito e il suicidio del figlio Giuseppe il 3 settembre 2002. Giuseppe si era battuto per ottenere la verità sulla morte del padre, cronista di giudiziaria del Giornale di Sicilia, e con le sue denunce e le sue ricerche era riuscito a fare riaprire l’inchiesta culminata poi con la condanna a 30 anni di reclusione per Totò Riina, Leoluca Bagarella, Raffaele Ganci, Francesco Madonia e Michele Greco.
Giulio, uno dei figli, giornalista, presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, ha scritto su Facebook: “È stata un’alba dolorosa. Addio mamma, hai posto fine ai tuoi affanni. Riposa in pace”. Giulio, chi lo ha conosciuto lo sa, è sempre stato capace di trovare le parole giuste. Anche in questo caso. ‘Affanni’ è un concetto che spalanca una finestra su quella vita sofferta, capace di creare speranza, con l’esempio.
Il dolore di un marito ammazzato, sempre giovane nella fotografia sul comodino. Mentre tu devi andare avanti e lui rimane l’uomo che era, intoccato dal tempo, ma assente.
Il dolore di un figlio che si toglie la vita. Il lutto di una madre colpita dall’evento più terribile che esista. Il dolore come una pietra gigantesca scagliata nell’acqua del tuo vivere, in un giorno indimenticabile. E cerchi concentrici che nascono dal punto dell’impatto, per non finire mai.
Accanto al male, la capacità di resistere, di testimoniare, di esserci, di volere bene, di non abbandonare nessuno e di creare speranza. C’è forse un miracolo più grande di questo amore così ferito, eppure così invincibile?
Al nostro caro Giulio e ai suoi familiari l’abbraccio e le condoglianze della redazione di LiveSicilia.it.
