Lampedusa, continuano gli sbarchi |Protesta di un gruppo di tunisini - Live Sicilia

Lampedusa, continuano gli sbarchi |Protesta di un gruppo di tunisini

Commenti

    Fanno bene a protestare dategli vitto e alloggio nelle camere di tutti gli alberghi 6 stelle d’Italia. Fateli assumere allìEnel,Eni e primarie società con uno stipendio dirigenziale, fateli vestire da Armani . Il conto mandatelo al PD e a Città del Vaticano.

    .. se anche loro si lamentano degli sbarchi vorrà dire che siamo veramente saturi

    dal momento che in tunisia non ci sono guerre e la gente ci va in vacanza venno messi sul primo trghetto trapani tunisi e mandati a casa,o forse non ci vogliono piu’stare perche’ci abita crocetta?e allora in questo caso andrebbero capiti

    Si sta così bene in Tunisia, perché andarsene. In ogni caso la stagione turistica non è al top e quindi molti resort stellati sono liberi per ospitarli

    “situazione di instabilità politica “Vogliamo vivere solo con dignità come essere umani”, “Vogliamo solo lavorare”, “Aiutaci a non ritornare in Tunisia” —
    l’ instabilità politica e qui in ITALIA che c’è proprio il caos che dobbiamo fare? volete solo lavorare, ma guarda un po’ anche gli Italiani e non vorrebbero emigrare, ma il governo li costringe a fare le valige, se costringe noi a scappare perchè non c’è lavoro decente, che lavoro credi di trovare? da schiavo e sottopagato, perchè questo c’è.

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Gli ultimi commenti su LiveSicilia

Ma questo festino e le processioni mi chiedo che cosa hanno a che fare con il cristianesimo? Cosa hanno a che fare con una festa puramente religiosa? Siamo in un netta contraddizione il celebrare una santità con una manifestazione di opulenza proiettata in avvenimento puramente commerciale con il placet della Chiesa in una città molto discutibile con molte ombre dove la criminalità e molto diffusa che facilmente si riscontra nell'aria che si respira. È necessario che i cittadini superano il contrasto che si constata in modo evidente tra manifestazione di fede che non è per nulla fede giustificata dalla tradizione, mentre si osserva la città più volte teatro di criminalità e di episodi che evidenziano il degrado culturale, sociale, economico e soprattutto morale che abbiamo conosciuto con l'episodio dello stupro di gruppo. Occorrerebbe una profonda riflessione altro che festino e il tutto appare in forte contrapposizione con la storia di martire della patrona della città. La Chiesa dovrebbe chiedere ogni gesto per eliminare queste contraddizioni e di chiedere una festa più sobria che sia manifestazione di vera fede e niente di più. Le processioni sono in antitesi con il cristianesimo e non sono per nulla espressioni di fede.

Ci sino a Palermo interi Quartieri e non solo, dove la donna " la femmina" cresce nel mito del "maschio" detto " u masculu" troppo Toco, cioè il migliore " u megghiu i tutti". Cioè quello che già a 10 anni ha il capello gellato col ciuffetto, il telefonino, va alla prima comunione della cuginetta o sorellina ( già vestita da sposa quarantenne accompagnata in chiesa dai genitori in auto bianca strapuntinata). Ecco, crescono credendo che loro, "fimmine" devono avere il mito "du masculiddu" dominante. Vivono e scelgono "masculi" che comprano smart e suv con cui vanno dal parrucchiere e dall'estetista, subendo dal "mascolo" tutte le possibili "violenze" camuffate da un cavalierato sui generis. Vivono un rapporto vittima-carnefice cronico e Ecco, la questione è molto radicata e l'intervento dovrebbe essere preventivo-precoce di ordine sociale. Una Rivoluzione degli stereotipi tramandato e radicato. Auguri dottoressa e grazie per le Sue lodevoli iniziative

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