Lampedusa non ce la fa più | Il parroco: "Risposte concrete" - Live Sicilia

Lampedusa non ce la fa più | Il parroco: “Risposte concrete”

Don Stefano Nastasi

Allarme nuovo. Storia vecchia. Lampedusa è piena di migranti per gli sbarchi. E si levano voci di protesta.

L'emergenza
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LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Ha superato quota mille il numero delle presenze nel Centro di prima accoglienza di Lampedusa, che può ospitare fino a un massimo di 300 persone. Sull’isola, tra la notte scorsa e il pomeriggio di oggi, sono infatti sbarcati altri 344 migranti, che si sono aggiunti a quelli approdati nelle ore precedenti. Il trasferimento di 80 profughi verso il Centro per richiedenti asilo di Mineo, avvenuto ieri sera con un ponte aereo, si è rivelato solo un palliativo. Il numero degli arrivi supera infatti di gran lunga quello delle partenze e la struttura è ormai nuovamente al collasso. Un’emergenza più volte segnalata dalle organizzazioni umanitarie e dal sindaco, Giusi Nicolini.

Anche il parroco dell’isola, Don Stefano Nastasi, torna a levare la sua voce, come ha fatto altre volte in passato: “Bisogna rivedere le politiche sociali a livello europeo. E’ la Comunità europea che deve dare risposte concrete, in termini di umanità, perché non è un problema che può essere caricato solo su Lampedusa o sull’Italia”, ha detto in un’intervista alla Radio Vaticana. Mentre il Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Vincenzo Spadafora sottolinea la presenza sull’isola di cento minori stranieri non accompagnati che necessitano di assistenza. Intanto la Guardia Costiera continua ad essere impegnata senza sosta nel soccorso alle imbarcazioni in difficoltà nel Canale di Sicilia. La prima operazione, scattata in nottata, ha riguardato un gommone con 77 persone, tra cui 17 donne, che aveva lanciato l’Sos.

I migranti sono stati prima raccolti da un mercantile olandese e successivamente trasbordati sulle unità della Capitaneria e della Guardia di Finanza. Il secondo intervento è stato compiuto da due motovedette della Guardia costiera, che durante la notte hanno tratto in salvo 182 profughi eritrei, tra i quali 27 donne e 5 minori, stipati su un gommone che rischiava di affondare. Gli ultimi ad essere soccorsi sono stati 85 migranti, anche loro su un gommone, che stamani hanno lanciato una richiesta d’aiuto attraverso un telefono satellitare. Il battello, localizzato da un elicottero a circa 55 miglia da Lampedusa, è stato scortato fino all’arrivo della nave Sirio della Marina Militare che ha preso a bordo i profughi, poi trasferiti nel pomeriggio a Lampedusa con una motovedetta della Guardia Costiera. Tra di loro anche 18 donne (di cui una in gravi condizioni ed una in stato interessante) e alcuni minori.

In Calabria, intanto, sono stati fermati due giovani egiziani ritenuti i presunti scafisti del gruppo di 160 migranti sbarcati nella notte tra venerdì e sabato a Roccella Jonica. Tra loro molte donne e bambini, tutti tratti in salvo dalla guardia costiera, compresa una neonata che ha visto la luce durante la traversata.


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