Lanfranco Zappalà: "Ho sbagliato ma calpestati i miei diritti"

La replica di Zappalà: “Ho sbagliato ma i miei diritti sono stati calpestati”

L'ex candidato sindaco gettò rifiuti in una discarica abusiva

CATANIA – “Ho sbagliato, ma i miei diritti sono stati calpestati”: Lanfranco Zappalà, candidato a sindaco nelle ultime elezioni amministrative, ha replicato così ai commenti sul video diffuso nei giorni scorsi che lo ritraeva a gettare immondizia in una discarica non autorizzata a Belpasso. Lanfranco Zappalà ha scritto la sua replica sul proprio profilo social.

La nota di Lanfranco Zappalà

Ecco il testo completo del post di Zappalà:

Eccomi … Adesso che molti hanno finito il loro sfogo dietro una tastiera, sento la necessità di scrivervi.

Ho sbagliato! Sono consapevole dell’errore che ho commesso e accetterò la sanzione che le leggi dello Stato Italiano prevedono per tale la violazione. Mi è stata, già, notificata un’ammenda e sono stato identificato.

Mi sento di ringraziare pubblicamente gli amici che mi sono stati vicini; ma anche tutti coloro che, pur leggendo le notizie sui social, non hanno aderito alla vergognosa macchina del fango che si è scatenata contro di me. Con il vostro silenzio mi avete mostrato che esistono, ancora, valori morali e umani.

Ecco i fatti: In questi giorni, è circolato sui media e sui social un video filmato della Polizia Municipale di Belpasso, in cui vengo ripreso mentre deposito tre sacchi: erano solo foglie, materiale organico biodegradabile, non pericoloso. Quel luogo era controllato da telecamere, della cui esistenza io ero a conoscenza. Purtroppo la discarica di domenica era chiusa, ed ho pensato che depositando i sacchi contenenti fogliame sul ciglio della strada sarebbero stati agevolmente raccolti.

Dopo alcuni giorni, però, sono stato convocato dalla polizia municipale e mi è stata notificata l’ammenda per la violazione compiuta. I vigili urbani hanno accertato il contenuto delle buste e confermato che il materiale depositato era solo “FOGLIAME” e non materiale nocivo o pericoloso, come qualcuno sui social ha voluto far credere.

Ciò, ovviamente, non elide né attenua la mia colpa e sono consapevole di avere trasgredito ad un precetto e ne pagherò le conseguenze, com’è giusto che sia. Tuttavia, quanto accaduto a me non giustifica i ben più gravi fatti che sono in seguito accaduti.

In questa vicenda, ci sono stati tanti mistificatori che, diffondendo un video captato da una telecamera installata per la ricerca della prova, hanno leso e calpestato i miei diritti di cittadino e tutelati dalla carta costituzionale: non si può diffondere in alcun modo un video che doveva essere riservato in quanto prova in un procedimento giudiziario in corso. Chi ha fatto questo deliberatamente, ha commesso un reato ben più grave del mio e ne dovrà rispondere innanzi all’autorità giudiziaria.

Ma c’è di più!

Da fonti giornalistiche, ho appreso che il video girava già da giorni, ancor prima di essere depositato da parte della Polizia Municipale di Belpasso alla Procura della Repubblica di Catania. Un fatto gravissimo, di cui il Sindaco e gli Uffici Comunali preposti dovranno spiegare nelle sedi opportune, in quanto il sistema di controllo delle telecamere appartenente al corpo di polizia municipale è di loro competenza.

Per questo e per garantire la mia difesa tecnica nel procedimento penale, ho dato incarico all’avv. Dario Riccioli. Ma questa è un’altra storia.

È evidente che qualcuno ha confezionato appositamente la bomba, l’ha innescata e dopo l’esplosione ha aizzato la folla contro di me, non tanto per l’infrazione commessa, ma per il ruolo politico che negli anni ho sempre ricoperto.

Il Sindaco di Belpasso si è detto stupefatto e si è premurato a giustificarsi, ammettendo che “qualcosa nel suo Comune “non ha funzionato. Ma questo non basterà! Sto predisponendo tutti gli strumenti che l’ordinamento giuridico mette a mia disposizione per la difesa, affinché io possa tutelare la mia persona dal fango mediatico che mi è stato gettato addosso appositamente, e per tutelare la mia famiglia dalle infami minacce e dagli insulti del tutto gratuiti.

Questa non sarà solo una battaglia personale, perché può capitare a chiunque di commettere un’infrazione, ma non per questo si deve rischiare di essere messi alla gogna mediatica. Io sono sicuramente un personaggio politico, ma sono prima di tutto un uomo con pregi e difetti come tutti gli altri.

Nella mia carriera politica, non mi sono mai permesso di “manganellare” o attaccare i colleghi di altri partiti, che hanno avuto pesanti problemi con la giustizia, ho sempre dato loro il beneficio del dubbio e sperato che ne uscissero indenni, mostrando serietà, amicizia, rispetto.

Mi dispiace peraltro, la caduta di stile del nostro Sindaco di Catania, che, approfittando della situazione, non specificava che l’infrazione era accaduta nel territorio di Belpasso, alimentando così le ingiurie dei catanesi nei miei riguardi.

Questa è la differenza tra me e altri… Se questa è la politica di oggi, se questi sono i comportamenti, o i modi con cui si combatte politicamente l’avversario, “IO NON CI STO”

Era giusto e doveroso raccontare quello che realmente è accaduto. Lanfranco.

P.S. Per i leoni da tastiera, non intendo più dare seguito a sterili polemiche!


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