L'architetto, il dirigente, il docente| I nuovi fedelissimi di Orlando - Live Sicilia

L’architetto, il dirigente, il docente| I nuovi fedelissimi di Orlando

Ecco chi sono Roberto Dolce, Gianfranco Rizzo e Sergio Marino (nella foto).

comune di palermo
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PALERMO – Un architetto, un docente universitario, un burocrate regionale in pensione ma ancora sulla cresta dell’onda. Eccoli i profili di Roberto Dolce, Gianfranco Rizzo e Sergio Marino, rispettivamente nuovo presidente della Rap e nuovi assessori comunali della giunta Orlando. I tre fedelissimi del Professore, annunciati oggi in conferenza stampa, confermano infatti l’intenzione del primo cittadino di avvalersi di tecnici di comprovata fiducia.

Partiamo da Roberto Dolce: architetto, diversi master e corsi di perfezionamento, è stato dal 1996 al 1999 dirigente a contratto del comune di Palermo durante la sindacatura Orlando e dal 2003 al 2007 dirigente a contratto alla Regione presso il dipartimento Urbanistica. Consulente dell’Anci e dell’Autorità portuale, dal 2013 è consulente a titolo gratuito del Comune per “il Monitoraggio e Benchmarking della performance dei servizi al cittadino ed intracomunali con conseguenti eventuali proposte funzionali di ottimizzazione”.

Gianfranco Rizzo, invece, è un docente universitario: indicato nel 2007 come assessore all’Innovazione dall’allora candidato sindaco Leoluca Orlando, è pugliese e laureato in ingegneria elettronica. Dal 1994 è ordinario all’Università di Palermo in materia di risorse energetiche ed è inoltre Energy manager dell’ateneo. Vanta una lunga carriera internazionale e numerose consulenze per enti pubblici. È stato coordinatore del settore civile del Piano energetico ambientale regionale della Regione.

Sergio Marino, invece, è un ingegnere idraulico con una lunga carriera alla Regione: dal 1993 al 1998 è stato reggente dell’ente parco Madonie, commissario al parco dell’Etna dal 1999 al 2001, nella cabina di regia dei fondi comunitari assegnati ad Arpa Sicilia e soprattutto direttore generale della stessa Arpa dal 2001 al 2011. Dal 2011 in pensione, nel 2013 è stato nominato presidente della Rap e incaricato di guidare la transizione tra la vecchia Amia e la nuova azienda.

 


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