“Dopo la scelta del governo Berlusconi di eliminare 54 mila poltrone e la proposta del PD di dimezzare i parlamentari nazionali il mio disegno di legge di riduzione dei deputati regionali deve essere inserito nuovamente all’ordine del giorno senza ulteriori ritardi”. Lo ha detto Giovanni Barbagallo, deputato del PD all’Ars, che ha ricordato che “con la riduzione di venti deputati si potrebbero risparmiare 7 milioni di euro l’anno, 35 milioni in 5 anni di legislatura”.
“Poiché si tratta, infatti, di un disegno di legge-voto – ha aggiunto – potrebbe non esserci più il tempo per l’approvazione definitiva da parte del parlamento nazionale entro la fine della legislatura. Sarebbe gravissimo se i consiglieri regionali venissero ridotti in tutte le regioni tranne che in Sicilia”.
“Il progetto di ridurre i parlamentari – ha concluso – risponde anche all’esigenza di rinvigorire le istituzioni rappresentative e di dare più peso agli eletti. Le assemblee elettive sono fondamentali ma oggi non hanno bisogno di numeri pletorici, bensì di spazi politici per contare di più. Ridurre i componenti significa risparmiare stipendi e pensioni, ma, soprattutto, cominciare a parlare di qualità delle funzioni”.