CATANIA. L’ambizione è quella di far camminare assieme e a passo spedito il patrimonio naturale dell’isola con le risorse gastronomiche dei territori. Dalla teoria alla pratica, è quasi un’impresa. Tuttavia, oggi perlomeno il primo passo è stato compiuto ed è stato illustrato in conferenza stampa dall’assessore regionale al Turismo, Anthony Barbagallo. Un accordo con l’associazione internazionale Slow-food (c’erano presenti questa mattina i responsabili regionale e cittadino Rosario Gullotta e Roberto Capizzi) e, poi, la divisione dell’isola nella tre storiche valli: Val di Noto, Val di Mazara e Valdemone. Parte da qui, il tentativo di offrire un’offerta turistica comprensiva non solo della classica ricezione alberghiera.
“Continuiamo a perseguire l’obiettivo di uniformare l’offerta turistica siciliana e le iniziative che presentiamo oggi si inquadrano nell’ambito delle iniziative eno-grastronomiche, ma non solo – esordisce l’assessore Barbagallo -. Una offerta a doppio binario: regionale, con una quindicina di itinerari, e sette/otto itinerari attorno all’Etna. Offriremo prodotti d’eccellenza attraverso i “presidi” slow food che coinvolgeranno i prodotti tipici dei singoli Comuni. Insomma, la volontà è quello di offrire un pacchetto turistico ampio per tutti i visitatori. Vorrei ricordare che la dieta mediterranea è “Patrimonio innaturale” dell’Unesco: ulteriore elemento aggiuntivo dell’offerta siciliana”.
In particolare, il percorso legato al Vulcano, recupera quell’itinerario già allestito da Around Etna nell’ambito del Gal Etna presieduto da Concetto Bellia. Ma tornando agli itinerari eco-gastronomici, ora c’è da accendere il motore della macchina: “Già per la prossima stagione estiva faremo in modo di farci trovare pronti – conclude Anthony Barbagallo -: vogliamo arrivare al Salone del Gusto con una offerta dettagliata”.
