Il maestro è sempre in concerto | Quando farà l'assessore? - Live Sicilia

Il maestro è sempre in concerto | Quando farà l’assessore?

Franco Battiato sarà assessore nella giunta Crocetta. Il grande artista catanese ha già chiarito che non potrà garantire un impegno a tempo pieno. E le date del suo "Apriti Sesamo Tour", lo confermano. Fino a marzo è tutto pieno. Caro presidente, ci aveva pensato?

Gli impegni di Franco Battiato
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Il maestro Franco Battiato

Il maestro Franco Battiato

PALERMO– Caro presidente Crocetta, apra con cura l’agendina e si segni per benino, in rosso, le date. Dobbiamo riconoscerlo: la nomina del maestro Franco Battiato all’assessorato al Turismo è una bella mossa tattica, mediatica e di sostanza. Tuttavia, l’eccelso musicista è stato chiaro: il suo incarico non potrà essere a tempo pieno. Per esempio, i concerti di promozione del nuovo album “Apriti Sesamo” (un grandissimo viaggio nella canzone d’autore, forse uno dei suoi lavori migliori) saranno incessanti. Battiato sarà impegnato dal venti dicembre al tre marzo, quasi senza soluzione di continuità. Per cui, caro presidente, se lei ritiene che un assessore debba partecipare alle giunte, andare talvolta in Parlamento e cosette così, segua il nostro spassionato consiglio. Apra l’agenda e cominci a farsi qualche conto.

Sul sito dell’artista gli appuntamenti sono segnalati con dovizia. Ecco la lista completa (LEGGI). Un rapido sguardo. Si inizia il 20 dicembre da Avezzano. Poi parte il tour live dedicato ad “Apriti Sesamo”. Un lungo cammino destinato a concludersi il 3 marzo a Firenze. C’è quasi una settimana disponibile a cavallo tra gli ultimi giorni di gennaio e i primi di febbraio. Uno spazietto, insomma. Presidente Crocetta, lo tenga bene a mente. Sarebbe il caso di concentrare il grosso delle attività in quella insperata finestra. Altrimenti sarà difficile poter contare sul maestro per le incombenze ordinarie e faticose della politica e dell’amministrazione, sempre che non ci si voglia affidare alle teleconferenze o alla telepatia.

Del resto, Franco Battiato è un patrimonio dell’umanità. E, da parte sua, è stato esplicito da subito: “Lavorerò gratis anche per sentirmi libero. Prima di accettare, ho parlato chiaro con Crocetta: il mio può essere soltanto un impegno limitato, mirato a determinati progetti, altrimenti dovrei cambiare mestiere. E io sono una persona seria: non posso e non voglio cambiare mestiere”. Sulla libertà non si scherza, con la biografia e le scelte del “musikanten” catanese. Tutta la sua carriera si muove sul filo diretto di una volontà di rottura che si è incontrata con la bellezza. Da “Fetus” ad “Apriti Sesamo”, passando per pietre miliari come “Fisiognomica” e “L’ombrello e la macchina da cucire”, si narra un percorso di coraggio e di innovazione che ha rivoluzionato le canzoni e allargato le maglie di un genere che per una tale opera presenta confini di definizione troppo stretta.

Battiato non può essere altro che Battiato, un ambasciatore dell’incanto. Certamente – a considerare la sua carriera e le sue inclinazioni – non sarà mai un assessore. E non affronterà pienamente le responsabilità complessive di una giunta destinata a un viaggio tempestoso. Rimane appena il dilemma: purtroppo o per fortuna?

 

 

 


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