L'Ast cerca un direttore esterno | E intanto, taglia le corse - Live Sicilia

L’Ast cerca un direttore esterno | E intanto, taglia le corse

Il Cda dell'azienda di traporti oggi stilerà un bando per la ricerca di un direttore esterno che sostituirà Emanuele Nicolosi, in pensione dal primo agosto. Intanto la società, con un deficit da 100 milioni di euro, si prepara a tagliare le tratte, scatenando la reazione dei sindacati che annunciano lo sciopero.

 

Cracolici: "Una follia"
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L’Ast taglia le corse, ma cerca un direttore esterno. Il paradosso dell’azienda trasporti catanese potrebbe celebrarsi in giornata, in un Consiglio di amministrazione che stilerà un bando per la ricerca del nuovo dirigente generale della società, che dovrà sostituire Emanuele Nicolosi, che andrà in pensione dal primo agosto. Ma il Cda dell’Ast avrebbe deciso di cercare questo dirigente all’esterno dell’amministrazione. In un momento di crisi gravissima dell’azienda partecipata, gravata da un deficit di 100 milioni di euro e anche per questo costretta a ridimensionare e di molto le tratte, suscitando la protesta dei sindacati che hanno annunciato lo sciopero.

Insomma, non ci sono i soldi per mantenere le linee, ma ci sarebbero quelle per pagare un dirigente esterno, sborsando una cifra non inferiore ai 200 mila euro annui. E la notizia ha scatenato già qualche reazione in ambito politico. Il capogruppo del Pd Antonello Cracolici, infatti, ha fortemente criticato la decisione del Cda dell’Ast: “Proprio nei giorni in cui la Regione è chiamata a discutere di riduzioni e tagli alla spesa anche nelle società partecipate, – ha detto Cracolici – l’Ast si appresterebbe a mettere a bando la nomina di un dirigente esterno per guidare l’azienda. Tutto ciò è inaccettabile – ha aggiunto – perché costituisce disprezzo per la grave situazione finanziaria in cui versa la Regione. Mi auguro che gli organi amministrativi fermino questa follia, anche alla luce del blocco delle assunzioni che opera in Sicilia”.

Una follia, dice Cracolici. E gli fa eco il deputato del Pdl Vincenzo Vinciullo che punta l’indice anche nei confronti della legittimità “amministrativa” dell’operazione: “Quella della nomina del dirigente generale – ha detto Vinciullo – non può essere una decisione presa in autonomia dalla società, ma deve passare attraverso l’autorizzazione della giunta di governo. E anche nel caso in cui questa autorizzazione ci fosse – ha aggiunto – va verificata la possibilità di ricorrere a esterni in un momento di blocco delle assunzioni e a fronte dei tanti funzionari Ast che sarebbero pronti a ricoprire quel ruolo”.

E tra l’altro, nello stesso giorno in cui il Cda deciderà se impegnare o meno una spesa ingente per pagare un esterno, piuttosto che cercare la professionalità idonea all’interno dell’amministrazione, è esplosa la rabbia dei sindacati contro i preannunciati tagli alle corse dell’Ast. Un ridimensionamento che, secondo Filt Cgil, Fit Cisl e Ugl Trasporti Sicilia, metterebbe a rischio 180 posti di lavoro, oltre al servizio di trasporto per i cittadini. I sindacati hanno così proclamato lo stato di agitazione, annunciando una giornata di sciopero dei lavoratori dell’Ast nelle prossime settimane. “I lavoratori continuano a vivere sulla propria pelle l’incerta condizione economica aziendale che ha causato ultimamente interruzioni nelle forniture di beni essenziali per la garanzia dei collegamenti per i cittadini – spiegano Franco Spanò, Amedeo Benigno e Giuseppe Scannella Segretari di Filt Cgil, Fit Cisl e Ugl Trasporti Sicilia – , condizioni che hanno portato all’annuncio di un programma aziendale che prevede la riduzione dei servizi”. La causa, lamentano Filt Cgil, Fit Cisl e Ugl Trasporti “non è il costo del personale ma l’aumento del costo del gasolio , e soprattutto i continui e notevoli ritardi da parte dei comuni e della Regione nel pagamento delle somme dovute per il servizio Ast” . “Serve piuttosto – spiegano i tre segretari – una migliore organizzazione aziendale, che porterebbe ad un aumento degli incassi e alla riduzione dei costi di gestione, con opportuni incentivi al personale per evitare la cessione dei servizi garantiti in una parte consistente del territorio siciliano”. Nel nuovo piano d’impresa ad essere dismessi saranno oltre 4mila e 800 chilometri di linee urbane e saranno dismesse anche linee extraurbane. Ma oggi, nonostante tutto questo, il Cda deciderà di “assumere” un nuovo direttore da 200 mila euro l’anno.


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