L'auto dell'attivista di Libera| Dubbi sulla pista mafiosa - Live Sicilia

L’auto dell’attivista di Libera| Dubbi sulla pista mafiosa

Commenti

    No, e ora !!!! Erano già iniziate le moltitudini di attestati di solidarietà, che forse sarebbero sfociate in una candidatura per qualche partito di sinistra….le strette di mano ….gli inviti…..

    Non so perché ma me lo aspettavo.

    Francamente pensare che un mafioso con pantaloncini del pigiama e ciabatte scende da casa per bruciare l’auto dell’attivista di ” Libero” non regge. Che la mafia è ancora pericolosa e ancora attiva a Palermo è un dato di fatto ma non credo che si senta “minacciata” da queste manifestazioni. Se poi dobbiamo considerare tale incendio un “atto di mafia” siamo liberi di crederlo. Però poi non ci lamentiamo che tali manifestazioni sono sempre meno partecipate.

    Lo avevo sostenuto fin dall’inizio. Senza certezze e prove come si fa a dire che sia stata la mafia?

    Il materasso, il materasso, il materasso….. è il massimo che c’è! Quelli della notte non lo sopportano più e decidono di bruciarlo….. ma ‘a vampa i Sangiusieppi già passò….. e la giovane Chiara ha comunque versato il suo tributo al comportamento illegale di un palermitano e del suo accendino. La matrice è comunque in spregio al civile rispetto delle regole di convivenza e di marcata mentalità delinquenziale.

    ricordiamo …. Natoli il sindaco della legalità in “l’ora legale” … fatto fuori proprio perche LEGALE…..forse a qualcuno fa paura il cognome…. ah ah ah

    la mafia c’è sempre e si annida nei neuroni più sconosciuti del nostro cervello. Accendere un fuoco per strada, ancor più usando un materasso, è segno concreto di quanto è prepotente il pensiero che ne origina l’azione ed il disprezzo per gli altri che ne indirizza l’azione piromane…… senza quel retropensiero il signor X dall’accendino facile avrebbe tempestato di telefonate la RESET per la rimozione……….

    Anch’io ho avuto qualche dubbio su questa storia. Le organizzazioni mafiose non sollevano “polveroni” dando fuoco all’auto di un’attivista nel giorno di una manifestazione di Libera… Anzi, in queste giornate, il loro silenzio è strategico da sempre (calati juncu ca passa la china!). Comunque sia andata meglio un piromane che una intimidazione criminale!!!
    Ma, mi aggancio a questa storia per sottolineare che qualche settimana fa, in via Serradifalco angolo via Tommaso Aversa (a Palermo) sono andate a fuoco ben DUE auto forse perchè anche in quell’angolo si accumulano ormai da mesi sacchi di spazzatura e sapete perchè? Da più di un anno questo quadrilatero di quartiere, (via Cataldo Parisio-via Serradivalco-piazzetta Crociferi- fino via Lancia di Brolo) un dedalo di traverse e una densità abitativa altissima, è stato PRIVATO dei cassonetti della spazzatura e in alternativa NON E’ SUBENTRATA LA RACCOLTA INDIFFERENZIATA!!! I cassonetti vecchio tipo di raccolta più prossimi alla zona si trovano in via Ugo La Malfa!!! Pensate voi che Anziani, vecchi e malati si facciano alcuni km ogni sera per gettare la spazzatura? E’ chiaro che non puoi tenertela a casa e allora la gente che fa? La getta al primo angolo che trova! Poi qualche giovane o abitante stanco di questo degrado stupidamente pensa che incendiando si risolva il problema o si cerca di attirare l’attenzione dei responsabili dell’AMIA (oggi Reset?) e il cerchio si chiude o meglio, la frittata è fatta!!!

    La reset? Veramente e la RAP che si occupa dei rifiuti..sempre sta RESET avete in bocca..mah

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