Lavoratori senza stipendio |e finanziamento a rischio - Live Sicilia

Lavoratori senza stipendio |e finanziamento a rischio

Sono i soldi regionali a tenere banco, nello specifico il contributo di 14,572 milioni previsto dal bilancio. Il punto di domanda, ancora non sciolto, riguarda il decreto che andrebbe a sbloccare i fondi ricavati dai risparmi sulla sanità (pari a cinque milioni e trecento mila euro). Nulla, però, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Nel fine settimana vertice con Bianco, Di Liberto e Gari.

Teatro Bellini
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CATANIA – Sit- in di protesta dei lavoratori del teatro Massimo Bellini. Le tasche dei dipendenti del fiore all’occhiello della città etnea rimangono semivuote. Sono tre gli stipendi che mancano all’appello. E le somme di denaro elargite finora sono servite a poco. I due milioni di euro, legati al bilancio del 2011, arrivati qualche giorno fa, hanno coperto appena due mensilità arretrate. Il futuro dei dipendenti è incerto, lo stesso si può dire per l’avvio della stagione teatrale. Sono i soldi regionali a tenere banco, nello specifico il contributo di 14,572 milioni previsto dal bilancio, una cifra a rischio. Il punto di domanda, ancora non sciolto, riguarda, infatti, il decreto che andrebbe a sbloccare i fondi ricavati dai risparmi sulla sanità (pari a cinque milioni e trecento mila euro). Il decreto è stato firmato ma nulla, però, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Un passaggio essenziale per rientrare nelle somme destinate dalla finanziaria. In parole povere senza questo passaggio il finanziamento disponibile sarebbe di 8,900 milioni di euro. “Siamo stanchi dei proclami sul Teatro Bellini” dice Davide Foti della Cgil che lamenta l’assenza di risposte da parte del Presidente Crocetta. La scure che incombe sui dipendenti è quella del mancato via libera alla stagione. “Manifestiamo perché le attività sono bloccate, a conti fatti abbiamo in mano solo un pugno di mosche: non è iniziata la campagna abbonamenti né la stagione” spiega Antonio D’ Amico della Cisl. Il sindacalista rincara la dose e lancia una dura accusa ai principali attori della vicenda: “Non vogliamo essere inseriti all’interno di una guerra politica che non ha nulla a che vedere con il Teatro Massimo Bellini”.

Una delegazione sindacale, dopo il sit-in, è stata ricevuta dal sindaco Enzo Bianco e da Marco Consoli. I due si sono impegnati a organizzare un vertice con il sovrintendente, il commissario del teatro e le sigle sindacali entro il week end. Il dramma del teatro Bellini non riguarda soltanto le circa trecento famiglie coinvolte, ma la città intera che rischia di perdere un patrimonio unico. I volti estasiati dei turisti che stamane si sono fermati in Piazza Università quando i lavoratori del teatro hanno intonato il “Va Pensiero” e “L’Inno di Mameli” la dicono lunga.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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