così muore l'agricoltura e l'economia della Piana, per pochi spiccioli al Comune di Catania e grandi guadagni all'impresa privata
Le imprese nel day after di Xi | Verso un incontro con il governo
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Non esiste vergogna né carità per L'Oda . Se a gennaio gli stipendi da pagare erano 2 , ad oggi siamo arrivati a quattro stipendi non corrisposti : ciò vuol dire che per i solerti amministratori di quest'ente caritatevole il 2024 non è neanche iniziato visto che l'ultimo stipendio corrisposto è quello di dicembre 2023 . Le conseguenze sono facilmente immaginabili . Lavoratori stremati , indebitati e impossibilitati a raggiungere la sede di servizio per mancanza di fondi . Eppure la Regione paga L'Oda , ma i soldi che fine fanno ?
Nessuno parla della responsabilità dei tifosi. Se è vero che aiutiamo la squadra, sarà pure vero che possiamo danneggiarla, lo stesso vale per i giornalisti colpevoli di avere aizzato la gente.
Talmente se ne fregano del lavoro che quando raccolgono la plastica caricano i furgoni cominciano a correre facendo volare dal mezzo tutti i sacchi che si trovano ogni 20 mt delle strade che loro percorrono. Lavoratori da medaglia.
In tutto c'e' sempre del marcio. Gia' stanno montando i lidi, la capitaneria di porto nemmeno controlla le distanze previste per legge, nessuno paga.
Cosa c’entra Confindustria Sicilia con il mondo economico locale…………. piccolissime imprese, artigiani e ditte individuali. Questo è il tessuto economico locale. C’ancora qualche eccellenza nel manifatturiero che, però, non fa primavera. Il presidente cinese è venuto a cercare ed a prometterne turisti. L’Italia è già un boccaporto noto per gli operatori economici cinesi che conosco un solo modo per intendersi con i loro interlocutori: gli ”sghei” con i quali concludono gli affari e che ad oggi ci fanno assistere alla desertificazione delle attività prossime alla loro presenza. Basterebbe informarsi con i poli tessili del nord Italia……. una telefonata anche da fisso
Intanto arriveranno presto 1200 turisti cinesi a settimana a Palermo tutto l’anno e questi non stanno mezza giornata come i croceristi che non spendono niente, perchè staranno almeno tre giorni e i cinesi investiranno anche sui villaggi turistici.Questi sono fatti non le solite stucchevoli chiacchere.Magari un pò più di progetti e ottimismo e meno fatalismo verghiano ci farebbe molto bene a noi siciliani
Confindustria in Sicilia: 1700 aziende, oltre 100.000 dipendenti, più di 1 miliardo di fatturato, purtroppo lei ha dati diversi dalla realtà ed offende tutti gli imprenditori e con essi i lavoratori rappresentati da Confindustria.
Di solito non replico, ma Lei apre il telo e mi attribuisce qualcosa che è contraria ad oggi mia intenzione: l’offesa ai lavoratori, che, per onore di verità, sono rappresentati dalle organizzazioni sindacali e non certo dalla controparte associazione imprenditoriale, e delle aziende delle quali ho grande rispetto (comprese quelle pubbliche FS, RFI, ENEL, TIM, AST, AMAT, AMAP, ANAS….) e quelle in perenne sosta per riorganizza-ristruttura-zione (ITALTEL, ANSALDO, ITAL CEMENTI…….)……. e la fermo qui!
Nessun pessimismo nobile Normanno. Solo che l’arrivo dei turisti interesserà e coinvolgerà piccole e piccolissime aziende che sono ogni giorno, tra sacrifici e difficoltà in perenne accoglienza dei turisti che dal mondo intero arrivano. Quelle stesse piccole imprese che non sono destinatari di alcun pensiero di attenzione da parte dell’alta rappresentanza della confindustria…… E che vanno oltre che incoraggiati, sostenuti con politiche di micro economia.
La ringrazio per il nobile,ma a parte la disputa sull’efficacia della rappresentanza della confidustria siciliana,non le sembra che in questo momento la domanda centrale non sia questa ma sia se questa città,in tutte le sue componenti è capace finalmente di proporre un progetto di sviluppo che riguardi principalmente turismo,agroalimentare,logistica infrastrutturale dei porti di Palermo e Termini Imerese e che si confronti tramite il governo con il colosso cinese?un piano,delle idee che possano essere di reciproco vantaggio per noi e loro naturalmente, ma che faccia della via della seta un’occasione storica di sviluppo della nostra terra per molti motivi sottosviluppata economicamente?