Le ricerche di Marianna a Favara: un robot ispeziona le fognature

Una settimana senza Marianna, un robot e altri due cani per trovarla

Attesa e dolore a Favara. Si continua a cercare la donna
NELL'AGRIGENTINO
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AGRIGENTO – E’ trascorsa una settimana dal nubifragio che ha inghiottito Marianna Bello, a Favara, nell’Agrigentino. Della donna, 38enne e madre di tre figli, ancora nessuna traccia, a parte alcuni oggetti personali ritrovati nel corso delle ricerche che non si sono mai fermate, nemmeno di notte. Un dramma che continua a tenere con il fiato sospeso l’intero paese, dove in centinaia stanno dando una mano ai soccorritori, battendo palmo a palmo il territorio.

Le ricerche di Marianna: un robot ispeziona le fogne

“Nulla resta intentato – ha detto il sindaco di Favara Antonio Palumbo – perché dobbiamo trovare Marianna, lo dobbiamo alla famiglia e a tutta la comunità”. E così, al già massiccio intervento che vede in campo decine di uomini e mezzi, nelle scorse ore si è aggiunto un robot dell’Aica, l’Azienda idriva dei comuni agrigentini, che è sceso in profondità per setacciare le fognature.

E’ stata effettuata una video ispezione della condotta che parte dallo snodo di via Carlo Salinari e procede verso il depuratore. Il robot ha percorso il canale per circa cinquanta metri, con esito negativo. E’ stato poi bloccato da fango e detriti che saranno rimossi, per eseguire nuovi controlli nel resto della rete. “Dall’alba alla sera tra le campagne, alla ricerca di una seppur minima traccia di Marianna e del suo destino – dice il primo cittadino -. Si continua a cercare, con il cuore però sempre più pesante”.

Arrivano due cani molecolari dalla Toscana

E da oggi ci sono in azione anche altri due cani molecolari. Insieme alle altre unità cinofile passeranno al setaccio l’area delle ricerche, nella speranza di individuare il percorso che conduca all’individuazione della donna. Si tratta di Ula e Claus, sono due pastori tedeschi provenienti da Livorno e addestrati dai carabinieri.

Il territorio battuto palmo a palmo

Ruspe e trattori ripuliscono il letto del fiume, elicotteri a basa quota continuano a perlustrare Favara dall’alto. In azione ci sono ancora i droni che sorvolano le campagne, via terra la protezione civile con decine di volontari delle associazioni. E ancora le squadre dei vigili del fuoco, il soccorso alpino, le forze dell’ordine e la guardia costiera. Dal centro abitato, fino al vallone che si collega al fiume Naro, arrivando fino al mare.

Attesa e dolore durante le ricerche di Marianna

I familiari di Marianna, intanto, dai cugini ai fratelli, fino al marito, alla madre e ai suoi tre figli, aspettano notizie. Come ha fatto sapere il sindaco Palumbo, per loro è stato attivato un servizio di supporto psicologico dell’Asp, per sostenerli in questo momento drammatico, in cui dolore e attesa rendono ogni giornata interminabile.


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