MESSINA – Continua il febbraio horribilis del Messina, che al “Via del Mare” cede il passo al lanciato Lecce per 2-1. La squadra di Bollini avanti al 20 con Moscardelli al 20’ prima che Spiridonovic pareggiasse i conti appena un minuto dopo. Poi, al 57’, il gol vittoria dei salentini con Salvi che sfrutta al meglio un clamoroso errore di Stefani. Grassadonia, stasera assente per squalifica e sostituito dal vice Vincenzo Criscuolo, ha fatto tesoro delle critiche per l’atteggiamento troppo rinunciatario di Caserta e rivolta la squadra come un calzino, passando dal un prudente 3-5-2 ritornando all’antico affidandosi al 4-3-3. In difesa si rivede Stefani in coppia con Altobello, mentre come terzini sempre confermati Cane e Rullo. In mezzo, centrocampo tutto muscoli e fosforo formato da Mancini, Damonte e , mentre sugli esterni ci si affida alla tecnica e alla velocità di Ciciretti e del debuttante Spiridonovic. In attacco chance per la coppia formata da “Re Giorgio” Corona e Luca Orlando. Al 10’ si vede subito il Messina con Mancini, che dal limite con il destro costringe Caglioni alla presa bassa. Il match sembra bloccato, ma al 18’ un traversone basso di Paini dalla sinistra filtra in area e viene raccolto da Moscardelli che viene vistosamente atterrato da dietro dall’ex Rullo: al Sig. Rasia di Bassano non resta che concedere la massima punizione ai salentini. Dal dischetto si presenta Moscardelli che calcia forte e basso alla sinistra di Iuliano che si tuffa dal lato opposto: 1-0. Il Messina però è duro a morire e al 21’ è già parità: bravo Corona ad imbeccare Spiridonovic in area, poi il talentino scuola Austria Vienna fa il resto, eludendo con una magia l’intervento dei difensori pugliesi e con un esterno tanto dolce quanto fatale trafigge Caglioni per l’1-1. Davvero bello il gol dell’attaccante austriaco al debutto dal primo minuto, che fa vedere subito di che pasta è fatto nonostante sin lì si sia visto veramente poco. Il Lecce non ci sta e ritorna ad attaccare a testa bassa a alla ricerca del nuovo vantaggio. Alla mezz’ora ci prova Moscardelli mandando alto una respinta con i pugni di Iuliano, dopo un corner battuto da Gustavo dalla destra. Il barbuto attaccante romano si conferma il più pericoloso dei suoi al 35’, quando viene ben imbeccato da Lopez con un chirurgico rasoterra dalla lunga distanza, ma il suo tiro a giro esalta i riflessi di Iuliano che devia. Al 40’ l’attaccante salentino è poco lesto quando viene servito da Embalo in area dalla destra praticamente tutto solo davanti a Iuliano, poi l’estremo siciliano evita il peggio in uscita e la palla torna all’ex Carpi che però è in fuorigioco. Un Messina grintoso e cinico che ha retto bene all’inizio, non si è demoralizzato dopo il rigore di Moscardelli pareggiando subito i conti ma che ha pericolosamente traballato nel finale.
Il Lecce esce dagli spogliatoi con gli occhi della tigre e al 50’ sfiora il vantaggio, con Papini che serve Moscardelli spalle alla porta al limite dell’area, l’ex Bologna di prima vede Gustavo che di prima intenzione calcia in bocca a Iuliano. Il gol dei salentini è però nell’aria e puntualmente si verifica al 57’ quando Stefani liscia clamorosamente un pallone apparentemente semplice, sulla sfera si avventa come un rapace Salvi che dal limite destro scarica un diagonale rasoterra che non lascia via di scampo a Iuliano. La reazione del Messina però questa volta non c’è, al contrario il Lecce sfiora il terzo gol con lo scatenato Embalo al 68’ che calcia di poco a lato del primo palo a termine di una bell’azione personale nel limite destro. Il Messina prova in modo sterile a affannato a fare gioco sulle fasce, ma di occasioni vere e proprie i peloritani fanno davvero fatica a crearne. All’81’ sale in cattedra il neo entrato Lepore, che dal limite calcia a giro ma la palla sfila sul fondo. Il furetto di Bollini ci riprova sessanta secondi dopo, ma Iuliano non si fa sorprendere dalla punizione calciata sul primo palo dalla sinistra del giocatore salentino. All’85 il “Via del Mare” trattiene il fiato, quando a Caglioni dopo una presa alta sfugge il pallone, ma Orlando è di spalle e non se ne accorge. All’87’ e’ De Paula ad avere sulla testa il 2-2, ma manda alto dopo un traversone di Orlando dalla destra. Sull’incornata dell’attaccante brasiliano si spengono le speranze dei peloritani, costretti ancora a leccarsi le ferite dopo l’ennesima sconfitta e a fare i conti con una classifica sempre più preoccupante. Il Messina ha retto finchè ha potuto, poi alla lunga è uscita fuori la maggior fisicità in mezzo al campo e la maggior tecnica del reparto offensivo della squadra di Bollini che si gode un meritato terzo posto. Per il Messina invece la classifica continua ad essere preoccupante.
Tabellino
Lecce – Messina 2-1
Lecce: Caglioni, Mannini, Lopez, Diniz, Abbrizzese, Paipini, Embalo, Salvi (Lepore 61’), Moscardelli (Di Chiara 88’), Sacilotto, Gustavo (Beduschi 80’). A disposizione: Scuffia, Herrera, Manconi, Miccoli. All. A. Bollini
Messina: Iuliano, Cane, Rullo, Mancini (Bortoli 87’), Altobello, Stefani, Orlando, Damonte (Nigro 76’), Corona, Ciciretti, Spiridonovic (De Paula 65’). A disposizione: Berardi, Silvestri, Donnarumma, Sciliberto. All. V. Criscuolo
Arbitro: Sig. Resia di Bassano
Ammonizioni: Altobello (M), Rullo (M), Iuliano (M), Gustavo (L), Cane (M)
Marcatori: Moscardelli rig. 20’, Spiridonovic 21’, Salvi 57’