Giuffrè al posto della Bazzi| A pesare è il caso Di Peri - Live Sicilia

Giuffrè al posto della Bazzi| A pesare è il caso Di Peri

La giunta Orlando decide lo spostamento del settore Edilizia privata dall'assessorato di Agata Bazzi a quello di Tullio Giuffrè. Lo Cascio (Udc): "Via Ausonia è nel caos, sulla decisione ha pesato lo scontro della Bazzi con Di Peri".

CAMBIO ALL'EDILIZIA PRIVATA
di
3 min di lettura

PALERMO – La notizia ha fatto il giro del Polo tecnico. L’Edilizia privata, infatti, uno dei settori più delicati dell’intera amministrazione comunale, cambierà presto assessorato passando dalla Gestione del territorio, retto da Agata Bazzi, alla Pianificazione del territorio, guidato da Tullio Giuffrè. Un cambio deciso in giunta lo scorso giovedì, anche se la delibera è stata pubblicata all’albo pretorio solo il giorno dopo a uffici chiusi.

Uno spostamento che, complice la bomba Amia, è passato quasi sotto silenzio fino a quando stamane in via Ausonia tra impiegati e funzionari sono cominciate a circolare le prime voci che vedrebbero nella decisione del sindaco Orlando una diminutio per l’assessore Bazzi. “Evidentemente in questa scelta ha pesato molto lo scontro avuto con il dirigente Serafino Di Peri”, commenta il consigliere comunale dell’Udc Giovanni Lo Cascio. E il riferimento è alla querelle chea fine gennaio ha riguardato proprio Bazzi e Di Peri, con tanto di accuse a mezzo stampa, commissioni di indagine e sospetti di irregolarità nella gestione delle pratiche del condono edilizio.

Un putiferio che ha acceso i riflettori su uno dei settori più cruciali per Palazzo delle Aquile, da sempre assai ambito dagli assessori in pectore. “E proprio per questo c’è qualcosa che non va – continua Lo Cascio – se il sindaco toglie un settore così delicato a un tecnico che era stato chiamato in giunta proprio per rimettere ordine all’Edilizia privata, come la Bazzi, è chiaro che si è rotto qualcosa. La verità è che in via Ausonia i problemi sono rimasti e sono tantissimi, dalla mancanza di mobilio, a cui oggi hanno provato a porre rimedio con qualche tavolo allestito alla bell’e meglio, alle code interminabili a cui sono obbligati professionisti e privati cittadini, costretti a prendere il numero come alle Poste”.

Basta andare in via Ausonia nei giorni di ricevimento, infatti, per rendersi conto di come la pratica sia quella del biglietto su cui chi arriva scrive il proprio nome, per poi aspettare a volte anche delle ore prima di essere ricevuto. Con buona pace degli altri impegni, specie per i professionisti. “Come commissione convocheremo i dirigenti – dice Giulio Tantillo, capogruppo del Pdl e componente della Settima commissione – per cercare di risolvere il problema del ricevimento. Noi proponiamo di adottare il sistema usato con successo all’Agenzia delle Entrate o all’Inps, con l’appuntamento fissato per mail o telefono dividendo i professionisti dai privati”.

Ma le file non sono certo l’unico problema del settore. “La verità è che è tutto un po’ allo sbando – dice a taccuini chiusi una fonte vicina alla maggioranza – e se si vuole leggere oltre le righe, sembra evidente che questo spostamento è un forte ridimensionamento per la Bazzi, a cui restano settori meno cruciali come il Centro storico, le Manutenzioni o le Opere pubbliche. Da quando è scoppiata la bomba con Di Peri non ci sono stati miglioramenti e il dirigente si è addirittura messo in ferie per un mese. Le cose non vanno e il sindaco, forse, spera che Giuffrè possa metterci una pezza”.

Adesso la giunta dovrà provvedere a nominare il nuovo capoarea, che avrà però una posizione economica A1, ovvero più bassa di quella degli altri e praticamente uguale a quella di Di Peri. “Spero che il nuovo assessore revochi alcuni trasferimenti che hanno indebolito il settore – aggiunge il consigliere del Pd, Rosario Filoramo – si tratta di personale tecnico mandato altrove, sguarnendo l’edilizia privata. Le persone in questione sono al di là di ogni sospetto, segnale che manca una direzione politica. Abbiamo i dipendenti del condono a passeggio e nel frattempo sguarniamo gli uffici”.

“Ognuno può dare l’interpretazione che vuole sulla base delle proprie esigenze politiche – replica la Bazzi – ma il fatto oggettivo è che c’è un problema di riequilibrio di aree e deleghe, anche se ancora formalmente la delega ll’Edilizia privata non mi è stata tolta ma sarà questione di tempo. Ci sono due assessori tecnici, due aree tecniche e due dirigenti tecnici, se tutto sta in capo a uno c’è un notevole squilibrio. Questo è solo un primo atto di riorganizzazione e riequilibrio delle deleghe, inoltre l’Edilizia privata sarà così di nuovo unita all’Urbanistica come era un tempo”.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI