Legacoop, presentato report |sulla salute delle cooperative - Live Sicilia

Legacoop, presentato report |sulla salute delle cooperative

Giansiracusa, Legacoop Catania: “In questa stagione di crisi economica le cooperative reggono l’urto della congiuntura sfavorevole. A Legacoop Catania aderiscono 319 cooperative attive con un valore di produzione di 168 milioni di euro”.

CATANIA – Le cooperative catanesi confermano l’andamento anticiclico della cooperazione nei periodi di crisi. Così le cooperative della provincia etnea, anche in questa lunga stagione di crisi economica riescono a reggere l’urto della congiuntura sfavorevole perdendo solo lo 0,29 % in termini di indice di sviluppo rispetto ai primi nove mese del 2013. Numeri non positivi, ma che se confrontati con la perdita dello 0,98% delle aziende tradizionali, nello stesso periodo, rappresentano in modo chiaro la sostanziale tenuta del modello cooperativo a Catania e provincia.

Il dato viene fuori dal report sulla attività delle cooperative a Catania e provincia nei primi 9 mesi del 2014. Il report, basato sui numeri forniti dalla Camera di Commercio di Catania è stato presentato, stamattina al Camplus d’Aragona, dal presidente di Legacoop Catania, Giuseppe Giansiracusa e dal segretario generale della Camera di Commercio Alfio Pagliaro, nell’ambito del percorso di avvicinamento all’assemblea provinciale di Legacoop in programma mercoledì 19 novembre.

Ma se il dato generale testimonia la tenacia delle cooperative e la loro capacità di adattarsi alle condizioni economiche sfavorevoli c’è da sottolineare anche che , pur in presenza di un saldo positivo per quanto riguarda la nascita di nuove coop: per un totale di 5225 contro le 5221 dello stesso periodo del 2013, a soffrire siano molti settori vitali per l’economia cooperativa. “Nel campo dell’edilizia – ha spiegato il segretario generale della Camera di Commercio Alfio Pagliaro – a fronte di 898 cooperative registrate, solo 554 risultano attive e negli ultimi nove mesi a chiudere i battenti sono state 25 coop di costruzioni mentre abbiamo registrato una sola nuova iscrizione”.

Lo scarto negativo tra imprese iscritte ai registri della Camera di Commercio e imprese attive nel settore di appartenenza caratterizza, in questi primi tre trimestri del 2014, quasi tutte le attività e per il segretario Pagliaro non rappresenta una novità,. “Purtroppo questo trend negativo dura da anni e sa da un lato le iscrizioni di nuove coop continuano, 139 nei primi nove mesi di quest’anno, se puntiamo la lente di ingrandimento sui singoli settori ci accorgiamo delle difficoltà che i cooperatori vecchi e nuovi affrontano per mantenere attive le loro imprese”, spiega Pagliaro.

Tra i settori tradizionali più in difficoltà, oltre all’edilizia, troviamo il macro settore agricoltura, silvicoltura e pesca, che su 807 coop iscritte ne ha attive solo 582. Dolenti note anche per il commercio 224 coop attive su 342 e 9 coop, una al mese, costrette a chiudere l’attività nei primi tre trimestri del 2014. Una curiosità, infine, che conferma il difficile momento del settore informazione e comunicazione che con il suo calo del 4,65 % rispetto ai primi tre trimestri del 2009 fa registrare il saldo negativo più alto tra tutti i settori.

“Sono numeri in chiaro scuro – ha commentato il presidente di Legacoop Catania Giuseppe Giansiracusa – che se da un alto confermano il perdurare della crisi dall’altro accendono un minimo di speranza riferito alla tenuta complessiva della cooperazione che, ancora una volta, conferma la sua capacità di fornire riposte anche in periodi difficili”. “I dati di bilancio al 31 dicembre 2012, ci dicono che a Legacoop Catania aderiscono 319 cooperative attive, con un valore della produzione che si aggira su 168 milioni 276 mila euro”, ha sottolineato Giansiracusa. “I soci delle cooperative sono 19 mila 260. Per le adesioni: da più 10 del 2013, siamo passati a più 6 del 2014. C’ è da dire che dai dati del 2013 si intravede un ulteriore crescita”.

“Dalla scorsa assemblea congressuale del 23 febbraio 2011 a oggi, sul piano del lavoro e delle iniziative non ci siamo fatti mancare niente – ha continuato Giansiracusa – e se in conseguenza della crisi abbiamo dovuto gestire processi di chiusura aziendale, dall’altro lato abbiamo promosso e sono nate nuove cooperative, costituite da giovani e non ,animate da soci con voglia di fare, da ottimismo e fiducia, verso la forma e lo strumento cooperativo”. “Fiducia, che conferma un’autorevole sondaggio, il 63 per cento degli italiani , nutre nei confronti delle cooperative. Quella stessa fiducia che a noi cooperatori non può mancare per costruire un presente e un futuro migliore”, ha concluso il presidente di Legacoop Catania.


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