Il Tar di Palermo ha accolto il ricorso contro il calendario venatorio siciliano, presentato da Legambiente e Man, sospendendo il provvedimento.
Il ricorso presentato dalle due associazioni, impugnava il provvedimento dell’assessore Bufardeci che aveva accolto parte delle richieste del mondo venatorio. Tra i punti contestati le disposizioni sulla caccia nelle ZPS e SIC e nei pantani della Sicilia sud orientale, i tempi per la lepre e per la beccaccia (mancherebbe il parere dell’Ispra).
Secondo gli ambientalisti il calendario è stato emanato senza le opportune basi tecnico scientifiche e nel mancato rispetto delle direttive comunitarie. A difendere il provvedimento c’erano Ascn, Federcaccia, Federazione Siciliana della Caccia, Consiglio Siciliano della Caccia, Anca, Anuu, Enalcaccia.