Alajmo: 'Questa Palermo? Peggio dei tempi di Ciancimino' - Live Sicilia

Alajmo: ‘Questa Palermo? Peggio dei tempi di Ciancimino’

Commenti

    Finalmente un “intelletuale di sinistra” abbandona il linguaggio del politicamente corretto e finisce per assomigliare ad un cittadino onesto e malgovernato quale mi reputo anche io. Un buon segnale se farà proseliti.

    Concordo. Era ora che un intellettuale, soprattutto di sinistra, dicesse qualcosa sulla pessima gestione Orlando. Il resto assordante e triste silenzio. Stima per l’onesta intellettuale di Alajmo che ha rappresentato il giudizio di tutti i palermitani

    Troppo facile prendersela in questo momento con Leoluca Orlando, è come sparare sulla Croce Rossa. Ma non vi vergognate?

    la città è stremata, incattivita, irredimibile (come diceva Sciascia) e preda del peggiore esemplare di “homo panormitanus” (come dice Puglisi) e la seconda rata di Trai pervenuta in questi giorni ha il sapore di una provocazione. Ci vorrebbe una presa di coscienza collettiva, un movimento che, come Addiopizzo anni fa, inviti la parte sana popolo palermitano a rialzarsi ed a riprendersi la città

    Finalmente concordo e sottoscrivo tutto, aggiungo che oltre della politica le colpe sono di un popolo che oltre a essere analfabeta funzionale è anche strutturalmente disfunzionale, perché non ha capito per tempo che girandosi dall’altra parte non solo i problemi non si sarebbero risolti, ma che si sarebbero manifestati presto in tutta la sua violenza. Scappi chi può

    Quel “popolo” di cui parla lei è figlio di quel tale che un trentennio fa’ disse: entro in politica perchè l’Italia è il paese che amo”. Naturalmente entrò in politica per curare i fatti propri con le sue televisioni, giornali, giornalai, nani, ballerine ed oggi non soltanto a palermo si stanno raccogliendo i frutti dell’ignoranza seminata!!!

    @Willy. Non credo che il popolo siciliano e palermitano in particolare sia figlio di chi dice lei! Invece molto probabilmente è il risultato di una politica di sinistra anti italiana e distruttrice della classe media che era quella che tirava la carretta e che ora si è rotta le scatole!

    Mai visto una città in condizioni di abbandono rumorosa caotica sporca inciviltà diffusa mancanza di rispetto anche per i morti.

    tutto vero…Tutto vero. E’ una città da vedere dal cielo…ma con i piedi a terra è devastata.

    Concordo! Città che è stata devastata da una classe dirigente e politica inadeguata e che ha contribuito in massima parte a distruggere quello che c’era di buono! Difficilmente si potrà tornare indietro!

    non abbandoniamo la nostra Palermo, lottiamo invece per farla risplendere. ottimo articolo, complimenti sig. Alajmo……ci faccia un pensierino a candidarsi come nuovo sindaco di Palermo. Avrebbe sicuramente il mio voto.

    Che Roberto Alajmo fosse una persona per bene era già assodato. Ora di più.

    Concordo con Alajmo

    Bellissima intervista ed ovviamente le conclusioni.

    Comprendo l’amarezza di Alajmo, ma la tragedia ancora più grande è quella che paradossalmente dopo Orlando ci attendono soggetti da SCOLARIZZARE…….

    esagerato:peggio dei tempi di ciancimino mai

    E’ vero, Orlando non è Ciancimino. L’attuale sindaco è uomo colto, cresciuto nella mitteleuropa, e quindi esponente di una cultura che guarda al futuro con spirito libero, forte delle proprie idee e della propria coerenza intellettuale. Proprio per questo Leoluca Orlando è molto più colpevole di Vito Ciancimino

    Non ha alcun senso piangere, oggi, lacrime di coccodrillo.
    Da sempre sono più che evidenti la boria e la presunzione di leoluca orlando cascio.
    Da sempre ha “governato” palermo secondo la logica “Se non sei con me, sei contro di me, ed io ti faccio terra bruciata intorno”.
    Questa è la democrazia di cui si riempiva la bocca?
    Palermo, per lui, è stata solo un mezzo; non ha fatto altro che blaterare sulle meraviglie di questa città, con l’evidente, unico, scopo di far dire a chiunque “Se Palermo è così grande, lo è perché ha un grande sindaco”.
    Questa è sempre stata l’unica cosa che lo interessava; tutto il resto non aveva importanza.
    Oggi, finalmente, la verità sta innanzi agli occhi di tutti i cittadini.
    Vent’anni e passa di chiacchiere, ma soprattutto vent’anni e passa di VUOTO.
    Il VUOTO più assoluto.
    Questa verità è sempre stata innanzi ai nostri occhi, ma abbiamo preferito guardare altrove, prendendo in giro noi stessi e facendoci prendere in giro da chi oggi mostra la sua vera faccia.

    Devastante, devastata!

    Roberto Alajmo ha espresso la profonda delusione dei tanti elettori, non solo di centro sinistra, che nel 2012, tappandosi il naso, rivotarono Leoluca Orlando.
    Si sapevano i suoi limiti politici e caratteriali: Orlando era l’uomo del “ sospetto anticamera della verità” e delle polemiche contro il giudice Falcone ma, rispetto al nulla , rappresentava una speranza.
    Invece……
    Come dice Roberto Alajmo :” Leoluca Orlando è stato la più grande delusione umana e politica della mia vita.” E non solo.
    “Nel vedere le condizioni di Palermo….. siamo tornati al punto di partenza, forse peggio. Io una città così incanaglita non me la ricordo, nemmeno ai tempi pessimi di Ciancimino. Anzi, sa che le dico? Questa Palermo è perfino peggio di quella di Ciancimino, perché la speranza è andata perduta”.
    La cosa grave e che il PD e la sinistra si è appiattita su un uomo che rappresenta la vecchia politica clientelare della DC.
    Se Pio La Torre vedesse il suo partito come si è ridotto …….

    Una città distrutta ed una pubblica amministrazione comunale distrutta.
    Orlando ha protetto soltanto RESET, RAP, amici della Palermo “bene” ed altri parassiti che hanno prosciugato le casse comunali. Conseguentemente l’invio della TARI, che Orlando voleva aumentare a qui pochi che la pagano, sembra una provocazione.
    Non possiamo fare altro che sperare di avere toccato il fondo e non dimenticare chi ci ha portato in questa situazione:
    ORLANDO CASCIO Leoluca

    analisi dura ma purtroppo vera

    Tutto giusto e condivisibile, finanche nelle virgole. Al sottoscritto malpensante seguace del famoso detto di Andreotti, resta però un dubbio: avrebbe fatto le medesime dichiarazioni, l’esimio Roberto Alajmo, se Leoluca Orlando non l’avesse “trombato” sostituendolo alla direzione del Teatro Biondo?

    Chiarito che la citazione dell’onorevole Andreotti (“ A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”), in effetti è a sua volta una citazione di Pio XI (lo stesso che definì Mussolini “l’uomo della Provvidenza”), il punto è che la “trombatura” di Roberto Alajmo al Teatro Biondo è solo un esempio del modo assoluto di concepire il mandato da parte del sempiterno. E l’onestà intellettuale di Alajmo si rivela nell’affermazione, dolorosissima nella sua semplicità: “Si perdonano i nemici, gli amici mai”.
    Solo uno poté dire “Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde”. Ma di certo non viveva a Palermo, né tanto meno a Palazzo delle Aquile o a Villa Niscemi.

    NO vorrei che a proporci la cura siano coloro che hanno cagionato la malattia.

    Troppo facile sputare nel piatto in cui si è mangiato… Troppo facile soprattutto ora che Orlòando è indifendibile…

    Non c’era bisogno che ce lo venisse a dire questo rispettabile signore che Palermo è ormai da tempo una città irrimediabilmente persa!! Chiunque venga dopo questo sindaco (?) non potrebbe fare nulla perchè, vista la situazione talmente disastrosa, dovrebbe prendere delle decisioni ed assumere dei provvedimenti ai limiti dell’impossibile! Quindi Game Over!

    quando una persona è intellettualmente onesta è da ammirare e seguire

    Sono vent’anni che lo votate, adesso tenetevelo in silenzio. Palermo ha sempre avuto gli stessi problemi, ma voi imperterriti lo avete sempre votato.

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