Lettera al Governatore |"Troppo invasivo" - Live Sicilia

Lettera al Governatore |”Troppo invasivo”

I presidenti regionale e catanese di Confcommercio Pietro Agen (nella foto) e  Giovanni Saguto scrivono al presidente della regione Crocetta per chiedere di non firmare il progetto del raddoppio ferroviario secondo il tracciato RFI: "Bisogna evitare a tutti i costi di compromettere siti storici come quello di piazza Currò o di produrre un impatto ambientale devastante"

 

Confcommercio sul progetto RFI
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CATANIA – “Lo sviluppo e la modernizzazione del territorio non può prescindere dal rispetto di principi e valori che continuiamo a ritenere “assoluti”. Ci riferiamo, in particolare, al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro territorio e, nella fattispecie, della Città di Catania”. Lo scrivono stamattina in una nota il presidente Regionale Confcommercio Imprese per l’Italia Piero Agen ed il presidente catanese Giovanni Saguto.

“La modernizzazione del sistema dei collegamenti, e la mobilità in senso lato, non devono mortificare il patrimonio paesaggistico e culturale, formato anche da un tessuto urbano che contempla antichi e pregevoli edifici. Apprendiamo, a mezzo stampa, che, quanto prima, potrebbe essere firmato l’accordo con Rete Ferrovie Italia per il raddoppio della linea ferroviaria all’interno della Città di Catania, nella tratta posta a sud della piazza Europa.

Il progetto della ferrovia risulta, a nostro avviso, troppo invasivo per il tessuto urbano, in termini di impatto sul patrimonio edilizio e storico, sotto il profilo paesaggistico ed ambientale, oltre che per le problematiche connesse alla eventuale realizzazione. Bisogna evitare a tutti i costi di compromettere siti storici come quello di piazza Currò o di produrre un impatto ambientale devastante, derivante dall’alta frequenza di convogli che passerebbero su un tragitto a cielo aperto in un’area ad alta densità residenziale e commerciale. Anzi, il sistema dei trasporti, non solo deve migliorare l’accesso ai siti storici ma deve anche ottimizzare l’impatto ambientale diretto e derivante.

Nella città del futuro vi potrà essere uno sviluppo socio economico e si potrà combattere il degrado urbano solo se si punta su progetti di qualità e di rispetto dell’ambiente e del patrimonio monumentale, pur garantendo servizi e varietà nelle condizioni di accesso alle città. Bisogna avere il coraggio di rimettere in discussione progetti che, forse, andavano bene un tempo e che oggi risultano incompatibili anche con una rinnovata sensibilità sulle questioni ambientali.

Esiste una proposta di raddoppio dei binari alternativa. E’ quella proposta dai tecnici del Comune di Catania, certamente consona alla salvaguardia degli aspetti architettonici ed ambientali, così come si potrebbero valutare eventuali ulteriori progetti od idee progettuali.

Le chiediamo, pertanto, di voler sospendere ogni atto che determini il raddoppio ferroviario secondo il progetto RFI e di voler vagliare e dare impulso a progetti alternativi, ivi compreso quello del Comune di Catania”.

 

 

 

 

 


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