L'Idv contro Campagna: "Vada via" | Ma è spaccatura con Faraone - Live Sicilia

L’Idv contro Campagna: “Vada via” | Ma è spaccatura con Faraone

La polemica sulla Gesip
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L’Italia dei Valori chiede le dimissioni del presidente del consiglio comunale di Palermo, Alberto Campagna (nella foto), ma non quelle del sindaco Cammarata e punta all’internalizzazione dei lavoratori Gesip, da ieri senza più un contratto di servizio, dal momento che il tavolo romano si rivelerà un bluff. Posizione che sancisce una profonda spaccatura col Pd. Nel corso di una conferenza stampa, alla presenza dell’intera delegazione consiliare e del segretario provinciale Pippo Russo, i dipietristi hanno puntato il dito contro l’amministrazione Cammarata, accusata di aver tagliato nel bilancio dello scorso anno alla Gesip 39 milioni per il 2011 e 60 per il 2012. “Il sindaco non ha considerato la società come una sua priorità e a fronte dei tagli ai trasferimenti nazionali ha pensato bene di togliere i fondi solo alla Gesip, anziché distribuire i sacrifici su tutti i capitoli di spesa o sulle altre aziende”, ha detto il consigliere Cesare Mattaliano, protagonista sabato notte di un acceso scontro verbale con il presidente di Sala delle Lapidi, Alberto Campagna, di cui il partito del gabbiano arcobaleno chiede le dimissioni. “I gesti e le espressioni volgari e irripetibili di Campagna, che ledono il decoro dell’istituzione – ha detto Russo – ci spingono a chiederne le dimissioni e a invitare la Regione ad un’azione ispettiva per la seduta di sabato, che è proseguita nonostante mancasse il numero legale”.

Una proposta, quella dell’internalizzazione dei lavoratori, che segna una profonda spaccatura nel centrosinistra e una distanza dalle posizioni del capogruppo dei democratici, Davide Faraone, che invece punta alla privatizzazione. La divergenza era già emersa ieri quando l’Idv ha votato a favore dell’atto di indirizzo perché il sindaco trovi una soluzione alla vicenda Gesip, mentre il Pd si è astenuto. “Non sento il segretario provinciale del Pd dalla sua elezione – ha detto Russo – non so se la posizione di Faraone è in realtà quella del partito”. E il consigliere Totò Orlando ha aggiunto: “Invece di prenderserla con i deboli, perché non privatizziamo la Gesap, dove ci sono i poteri forti della città? Perché il presidente Lombardo non interviene come fece per Emergenza Palermo?”.

Ma la crisi delle società partecipate potrebbe non essere finita: per i dipietristi la stessa sorte di Gesip potrebbe presto toccare anche all’Amat e ad Amia Essemme. “Vorremmo inoltre sapere perché Massimo Primavera, commissario liquidatore di Gesip, continua a prendere 50.000 euro l’anno per la Spo, società satellite, che ormai non ha più un dipendente”. La richiesta di dimissioni per Campagna non coinvolge però Cammarata, che per l’Idv deve restare al suo posto fino alla soluzione dell’emergenza. “Sentiamo aria di smobilitazione – ha continuato Russo – e sentiamo voci di contatti fra il sindaco e i suoi referenti nazionali per scappare il prima possibile. Resti, invece, e si prenda le sue responsabilità”.

“Da oltre un anno – ha concluso il capogruppo Fabrizio Ferrandelli – l’Idv chiede che si trovi una soluzione a un disastro già annunciato. Abbiamo avanzato molte proposte, tutte cadute nel vuoto, come l’internalizzazione per risparmiare sull’iva o il trasferimento temporaneo dei dipendenti alla pianta organico del comune, pagando gli stipendi mediante i risprarmi ottenuti dai pensionamenti e congelando gli oneri contributivi, che potrebbero essere rateizzati in cinque anni. Ma nessuno ci ha mai risposto, nemmeno con un fax”.


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