L'impero criminale di Vacante |Le condanne del processo d'Appello - Live Sicilia

L’impero criminale di Vacante |Le condanne del processo d’Appello

La sentenza. Tutti i nomi e le pene inflitte.

clan Santapaola
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CATANIA – Roberto Vacante è stato condannato a 12 anni e 8 mesi di reclusione. Questo il verdetto della Corte d’Appello di Catania che riconoscendo la continuazione di altre sentenze a carico dell’imputato ha così rideterminato la pena nei confronti del boss recluso al 41bis. Si chiude, dunque, il secondo capitolo giudiziario del processo (stralcio abbreviato) che nasce dall’inchiesta della Squadra Mobile che ha documentato e fotografato il giro d’affari di Roberto Vacante, ritenuto da diversi pentiti, lo specialista “per il lavaggio e il riciclo dei soldi sporchi” dei Santapaola- Ercolano. Un forte legame con la famiglia di sangue di Cosa nostra catanese. Vacante è sposato con la figlia del boss, deceduto, Salvatore Santapaola, fratello del padrino Nitto. La Corte d’Appello ha quindi accolto quasi in toto le richieste di pena formulate dalla Pg Iole Boscarino che nel corso della sua requisitoria ha sviscerato passo dopo passo l’apparato probatorio che ha portato in primo grado alla condanna di gregari e teste di legno del boss. Cade una delle accuse relative a un tentato furto nei confronti di Vacante. Nel resto la Corte d’Appello ha rideterminato alcune pene ed ha assolto Angelo Lo Re “per non aver commesso il fatto”. Infine restano confiscate le varie società “dell’impero di Vacante”, tra cui anche il ramo d’azienda della società La Rena Rent destinata alla gestione di un ristorante a Tremestieri Etneo. Una decisione non in linea a quella del Tribunale Misure di Prevenzione che aveva disposto la restituzione.

LA SENTENZA D’APPELLO – La Terza sezione penale della Corte d’Appello di Catania ha condannato Roberto Vacante a 12 anni e 8 mesi di reclusione ritenendo la continuazione con altre sentenze. Rideterminata la pena per Giuseppe Caruso a 7 anni e 4 mesi, per Santo Patanè a 6 anni e 8 mesi di reclusione, per Giuseppe Vacante a 2 anni e 8 mesi di carcere, per Danilo Di Maria a 2 anni e 8 mesi e 400 euro, per Mario Aversa 2 anni (pena sospesa), per Giacomo Savaglia a 1 anno e 6 mesi (pena sospesa), per Nunzio Giarrusso a 1 anno e 4 mesi (pena sospesa). La Corte ha disposto la sospensione della pena per Nunzio Di Mauro. Angelo Lo Re è stato assolto per “non aver commesso il fatto”. Confermata la condanna di Francesco Russo, 6 anni e 6 mesi e di Salvatore Di Bella, 7 anni. Disposta la restituzione a Daniele Vito Furnari delle relative quote del lido Satin Blue di Torre Archirafi, e ad Angelo Lo Re le quote relative della Bulldog Camp. Fissato al termine di 90 giorni per il deposito della motivazioni.

L’INCHIESTA. Il blitz Bulldog scatta a gennaio 2016. Gli agenti della Squadra Mobile arrestano Roberto Vacante per associazione mafiosa e intestazioni fittizia di beni. Il boss santapaoliano – secondo la ricostruzione dell’accusa – insieme a presunti sodali e prestanome (tra cui la moglie Irene Santapaola, imputata nel processo ordinario) avrebbe messo in piedi un sistema di affari illeciti che aveva come punto focale il controllo di una rete di imprese. Un tesoro societario che avrebbe permesso alla famiglia Santapaola di riciclare denaro sporco da far fruttare per accrescere la forza economica del clan e per mantenere i detenuti.


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