PALERMO – L’imprenditore con la telecamerina incastra il boss del pizzo. Ed è la seconda volta che accede in due anni.
La prima Giuseppe Piraino filmò con il telefonino Luigi Marino, esattore del pizzo, mentre gli chiedeva io soldi della “messa posto”.
Un altro uomo del racket, Salvatore Guarino, ci ha riprovato lo scorso maggio con analogo risultato. Piraino non ha cambiato idea. Il suo no al racket resta fermo. Guarino è uno dei fermati del blitz dei carabinieri che ha colpito la famiglia mafiosa del Borgo Vecchio.
Guarino aveva fatto visita al cantiere di via Emerico Amari dove gli operai della Mosina Costruzioni, l’impresa di Piraino, stavano ristutturando un appartamento. Piarono si è presentato al successivo appuntamento in via Principe di Scordia con una telecamerina nascosta. All’esattore del racket che gli chiedeva soldi Piraino rispose mostrandogli la foto di Giovanni Falcone e Borsellino.
Piraino, 50 anni, ha consegnato ai carabinieri le immagini che incastrano Guarino. Non ha alcuna intenzione di piegarsi alla regola del pizzo. Come lui per fortuna si sono ribellati altri imprenditori e piccoli commercianti.