PALERMO – “Una storia dall’esito già annunciato, tutto era già stato segnalato nel luglio 2020”, così il deputato Pd Nello Dipasquale commenta l’operazione della Dia che ha realizzato quattro misure cautelari nei confronti di un ex dirigente del Consorzio per le autostrade siciliane e tre imprenditori che avrebbero turbato un appalto dal 10 milioni di euro per l’affidamento dei servizi antincendio nei tratti di strade gestiti dal Cas. “Nell’esprimere i miei complimenti agli inquirenti – prosegue Dipasquale -, voglio ricordare come il Partito democratico aveva fatto notare che il bando era apertamente illegittimo”.
“Ho denunciato in Procura”
“Il 23 luglio 2020 – racconta Dipasquale – presentai, con alcuni colleghi del Pd, un’interrogazione per chiedere la revoca della gara. Cosa che avvenne il 28 luglio successivo. Fin da subito avevamo sottolineato che i numerosi requisiti stabiliti finivano per restringere la possibilità di accedere all’appalto a un solo operatore. Poi – prosegue il deputato dem – il primo aprile 2021 il bando è stato ripubblicato. Anche stavolta abbiamo chiesto la revoca del bando facendo notare che il servizio antincendio affidato ai vigili del fuoco sarebbe costato di meno. Dal governo – racconta Dipasquale – non arrivò nessuna risposta. All’atto parlamentare. quindi, ho fatto seguire un esposto alla Procura di Messina temendo che la politica non sarebbe intervenuta. Oggi sono intervenuti gli inquirenti ma adesso chi pagherà il prezzo più alto sono i siciliani che per l’inerzia delle forze di governo dovranno subire il peso di procedure irregolari e dei disservizi che potrebbero discenderne”.
Di pasquale è l’unico deputato serio e sincero. Tutti sapevano. Non hanno dignità. Non meritano la carica istituzionale che ricoprono. Dovrebbero dimettersi. Entro 15gg approvino una legge per revocare tutto se hanno dignità
Caro Dipasquale e caro sig. Angelo estimatore del predetto, c’è già un disegno di legge depositato alla presidenza dell’ARS da Cateno De Luca. L’ufficio di presidenza e i capigruppo lo portino immediatamente in aula e lo si metta in votazoione CON IL VOTO PALESE e si stigmatizzino duramente coloro che eventualmente dovessero chiedere il voto segreto. Così la storiaccia si chiude. Punto!
Ringrazio l’Onorevole per questo spirito di iniziativa preso, ma aggiungo, che nella lettera di rinuncia, il Deputato ha specificato a chiare lettere che la rinuncia è valida per l’anno in corso.
Inoltre, non conosco i termini di legge, ma se non vado errato, forse non è possibile rinunciare a parte di una indennità o di stipendio. Comunque ribadisco apprezzo il suo comportamento.