PALERMO – Il Tar ha sospeso il decreto con cui il prefetto di Palermo Antonella De Miro aveva revocato la licenza alla società Lion Security srl, una tra le più grandi agenzie di controllo delle attività di intrattenimento e spettacolo operanti in Sicilia. La licenza della Lion, era stata revocata il 18 settembre in seguito all’operazione Octopus, che ha portato all’arresto di undici persone nel mondo dei locali notturni.
Due sono le ragioni secondo cui, per i giudici, la revoca va sospesa. Anzitutto perché mette a “a rischio la sopravvivenza stessa dell’impresa”. E poi perché necessita “d’un più approfondito riesame da parte della competente Prefettura in ordine all’intera vicenda, anche – così si legge nell’ordinanza – sotto il profilo della proporzionalità della sanzione applicata”.
“Il Tar nella sua ordinanza – spiega Luigi Raimondi, avvocato che ha difeso la società nella causa – ha riconosciuto che le circostanze richiamate dalla Prefettura a sostegno della revoca non sono di univoca lettura. In particolare, i rapporti tra la Lion ed uno dei soggetti arrestati, persona di fiducia del titolare di un locale, erano collegati unicamente dal servizio svolto presso il locale poi cessato, per volontà della Lion, proprio in ragione della presenza di tale soggetto nello staff del locale”.
La Prefettura aveva contestato alla Lion anche delle frequentazioni controindicate. La difesa ha però dimostrato che i soggetti in questione erano il titolare di un locale ed un buttafuori (incensurato) incontrati in occasione di un servizio che era stato preventivamente comunicato via pec a Questura e Prefettura
La decisione del Prefetto era arrivata perché, il titolare dell’impresa e della licenza di pubblica sicurezza Francesco Bruno, sarebbe stato “persona capace di sottomettersi alle pressioni ed intimidazioni mafiose, – così spiegata la Prefettura in una nota – dal momento che subiva le pretese di soggetti esponenti della mafia di Porta Nuova che prepotentemente imponevano la loro presenza nell’attività di sicurezza, in palese contrasto con le funzioni di garanzia demandate alla società con il rilascio del titolo”. Per il Tar, come detto, però un’interpretazione così netta dei rapporti fra l’imprenditore e i suoi clienti non è inoppugnabile e così la revoca va rivista.
Art. 97.
…omissis
Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge.
omissis…
Questo è il principio che violerebbe la Costituzione.
O siete (Voi dipendenti PRIVATI di APS) un caso particolare stabilito dalla legge?
Protestate per cosa?!?!?!
Volete diventare dipendenti pubblici: superate un concorso pubblico e sarete pagati con soldi pubblici.
Se lo Stato dovesse farsi carico, assumendoli nelle P.A., di tutti i dipendenti di aziende private che falliscono………..
Sono solidale con Voi e mi dispiace che perdiate la serenità, ma invocate una soluzione inapplicabile, che viola la COSTITUZIONE.
In bocca al lupo
Dichiarazione (riportata in articolo):
“Sei anni fa siamo stati assunti con un contratto di diritto privato, tramite una semplice selezione – prosegue -, il concorso non era necessario. Non ci aspettavamo di certo una situazione del genere”
Traduzione:
“Sei anni fa, tramite amici, conoscenze e politicanti, siamo entrati in APS, poi se la sono “mangiata”, non ci sono elezioni in vista e ci hanno mollati”
GRAZIE A CRACOLICI, CHE SI E’ INTERESSATO, DI APS.
al signore che ha appena commentato senza sapere niente rispondo … mio padre e un dipendente conosco alcuni suoi colleghi tutti padri di famiglia che cercano in qulche modo in maniera dignitosa senza fare del danno a nesauno di far andare avanti la propria famiglia . prima di parlare e sputare giudizi pensate . questi lavorqtori scioperano per un diritto che dovrebbe essere il lavoro . qui si sta parlando di lavoratori che chiedono di fare qualcosa per risolvere il problema non chiedono si diventare un ente statale ma di fare qualcosa per riaolvere il problema poi se e statale o privato nn importa . qui il succo della situazione che come al solito lasciano tutti alla “dio ventura ” … e se ne freganoe un padre non puo far mangiare i figli … cordiali saluti e le auguro di non passare mai un momento del genere
brava Maria … già dal primo articolo il sig. cittadino palesa il suo disappunto sulla questione.. sarà un rifiutato, uno mandato a casa, un frustrato o semplicemente una persona senza alcuna pena … anche io gli auguro di non attraversare mai questo momento … non vogliamo il posto pubblico o regionale, vogliamo lavorare come abbbiamo sempre fatto in 6 anni .. il posto pubblico è la meta di persone senza inventiva che campa di assistenzialismo… e lei probabilmente , lo è!
Io da lavoratore Aps desidero che il mio datore di lavoro rimanga un privato per non avere a che fare con “favori da elezioni”, ma prima di tutto voglio portare uno stipendio a casa. Poi sarà l’istituzione pubblica a decidere se è come farmi guadagnare uno stipendio. Di certo noi non ci opporremmo neanche ad una nuova amministrazione privata. Cari cittadini dei nostri 52 comuni, molti di voi siete giustamente invidiosi di molti di noi che sono entrati per conoscenza, ma una volta preso il posto di lavoro mica ci siamo seduti, ma bensì vi abbiamo migliorato il servizio idrico. E anche adesso che l’azienda è fallita, la mattina prima di andare allo sciopero andiamo ad aprire i serbatoi, e quando finisce lo sciopero li andiamo a chiudere. Spero che in Sicilia ed in Italia la politica si adoperi per cercare di non far perdere più il posto di lavoro a chi davvero lavora.
Sono un normalissimo lavoratore che paga le tasse e pretende che esse siano spese bene.
Semplice
signor cittadino anche noi paghiamo letasse e le posso assicurare che pagare le tasse senza stipendio e un po complicato … mio padre come tutti i lavoratori di aps si alzano la mattina presto per andare a lavorare e garantire dei servizi al cittadino… quindi se scioperano e anche per questo … per continuare a garantire un servizio e per essere pagati dopo che garantiscono il servizio … se proprio lo vuole sapere i lavoratori lo stipendio di ottobre non lo prendono fino ad oggi e comunque continuano a lavorare non so se lei lavorerebbe gstis … o sciopererebbe ?
I saggi ci insegnano:IL FESSO PARLA SEMPRE, L’IGNORANTE PARLA A VANVERA, l’intelligente al momento opportuno, il saggio se interpellato.
BENE, VORREI RISPONDERE A QUEL CITTADINO. NON METTO IN DUBBIO CHE LEI SIA UN LAVORATORE CHE PAGA LE TASSE, MA NON E’L’UNICO A PAGARLE, NON E’ L’UNICO A DESIDERARE CHE LE STESSE VENGANO SPESE BENE, MA IN UN MOMENTO DI FORTE DISAGIO NON SOLO ECONOMICO, MA ANCHE PSICOLOGICO DI 206 PADRI DI FAMIGLIA CHE LOTTANO PER UN DIRITTO INVIOLABILE, SANCITO DALLA NOSTRA CARTA COSTITUZIONALE, QUALE IL “LAVORO”, E’ FUORI LUOGO PARLARE DI COME QUESTI BRAVI E ONESTI LAVORATORI SIANO STATI ASSUNTI SEI ANNI FA. I PROBLEMI NON SI RISOLVONO GUARDANDO AL PASSATO, MA RAGIONANDO SUL PRESENTE E GETTANDO LE BASI SOLIDE SU CUI COSTRUIRE UN FUTURO. TUTTI I DIPENDENTI APS IN QUESTI ANNI HANNO LAVORATO CON DIGNITA’, EFFICACIA, EFFICIENZA E COMPETENZA … GARANTENDO UN SERVIZIO OLTRE CHE UN BENE INDISPENSABILE PER I CITTADINI DI 52 COMUNI.
CARO CITTADINO, COME TUTTI, ANCHE LEI E SOPRATUTTO, HA IL DIRITTO DI ESPRIMERE IL PROPRIO PENSIERO, BUONO O CATTIVO CHE SIA, MA LE AUGURO CON TUTTO IL CUORE CHE LA SUA AZIENDA IN CUI LAVORA O NE E’ TITOLARE NON FALLISCA, E ABBIA SEMPRE LA POSSIBILITA’ DI SFAMARE I PROPRI FIGLI E POTERGLI GARANTIRE UN FUTURO ECONOMICO, E NON SOLO, ROSEO E CERTO. LE AUGURO INFINE DI SENSIBILIZZARE IL SUO ANIMO VERSO TUTTI QUEI LAVORATORI, E NON SOLO APS, CHE SONO “BUTTATI IN MEZZO AD UNA STRADA”, PUBBLICO O PRIVATO NON IMPORTA, IL LAVORO E’ UN DIRITTO PER TUTTI. CON LA DIFFERENZA CHE CHI E’ COMODAMENTE IMPIEGATO NELLA P.A. E CON UN CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO DIFFICILMENTE CORRERA’ IL RISCHIO DI TROVARSI IN PIAZZA A MANIFESTARE PERCHE’ GLI VIENE NEGATO UN DIRITTO.
INFINE RIVOLGO IL MIO PIU’ SINCERO AUGURIO A TUTTI I DIPENDENTI APS CHE QUESTO MOMENTO DI DESTABILIZZAZIONE PASSI IN FRETTA, E CHE LE ISTITUZIONI TROVERANNO UNA SOLUZIONE CHE PERMETTERA’ A TUTTI LORO DI CONTINUARE A LAVORARE E FAR RITORNARE NEI LORO CUORI LA SPERANZA DI POTER GUARDARE E CREDERE IN UN FUTURO.
IN BOCCA AL LUPO!!!!
signora o signorina barbara la ringrazio di vero cuore per la sua solidarieta … sono contenta che in italia ancora esistano persone come lei … dalla famiglia di un dipendende aps .
fatemi capire una azienda come aps assume a sua discrezione…ci siamo?
poi l aps va a rotili e quindi licenzia …ci siamo?
e che solidarieta’ volete da noi ?volete un posto di lavoro?bhe anche noi ma non per questo avanziamo pretese o blocchiamo il traffico.
eravate assunti come privati? la ditta vi licenzia?a casa come tutti gli altri
non capisco le richieste avanzate.io quando ero dipendente privato sono stato licenziato ,ho stretto i denti e mi sono ricercato un occupazione !
chi e’ assunto da pubblico concorso deve esser obbligatoriamente ricollocato…..i privati puo dispiacere ma devono andare in cerca di un nuovo lavoro !
buona caccia
LA SOLIDARIETA’ VA A TUTTI GLI ITALIANI, PUBBLICI O PRIVATI, CHE PERDONO UN
POSTO DI LAVORO… DI CERTO NON CHIEDONO NULLA AI SINGOLI PERSONALMENTE, E COME SI SONO RIMBOCCATE LE MANICHE E HANNO PRESTATO IL LORO LAVORO, SICURAMENTE NON AVRANNO PAURA DI RIMBOCCARSI LE MANICHE E CERCARE LAVORO… MA FINCHE’ SI PUò SI DEVE LOTTARE PER RIACQUISTARE CIO’ CHE SI E’ PERSO…
POI, NON SO LEI DI COSA SI OCCUPAVA O PER QUALE AZIENDA PRIVATA LAVORAVA, MA NEL CASO DI SPECIE SI PARLA DI “SERVIZIO IDRICO”… L’ACQUA… UN BENE INDISPENSABILE…
POI, E FORSE LEI NON E’ A CONOSCENZA, ESISTE IL “”DIRITTO ALLO SCIOPERO”””….
si sig barbara l acqua un bene indispensabile,ma tranquilla che per loro tutti sono utili e nessuno indispensabile.per cio che riguarda lo sciopero bhe con un privato che licenzia non so’ a cosa vale.di solito scioperano i pubblici per manifestare un loro disagio o malcontento.mi spiace ribadire che i privati non sono tutelati come i pubblici.quando un dipendente privato non serve piu,o non lecca piu,non e’ piu accomodante con il potente di turno vien buttato fuori e deve ricominciare da zero.io ho avuto colleghi che andavano a tagliare l erba a casa del titolare fuori l orario di lavoro……o gli buttavano pure la spazzatura e gli salivano la spesa…..i miei piu cordiali saluti sig barbara
Alcuni cittadini di Bagheria, Villabate e Ficarazzi stano organizzando un corteo in favore dei lavoratori di APS e contro i sindaci che hanno intenzione di farci tornare all’era in cui l’acqua arrivava solamente per il tramite degli autobottisti. Qualora i sindaci decidessero di sfruttare la palla al balzo per questioni politico-demagogiche, scenderemo noi in piazza a protestare. Siamo con i lavoratori che in questi anni hanno dimostrato di saper lavorare con dignità.
risposta per il sign. Povera la Nostra Palermo.
Innanzitutto mi preme domandare perchè scrivere in un forum e rimanere nell’anonimato?
Voglio ricordaLe ancora una volta che nel caso di specie l’oggetto è L’ACQUA e non l’erba dei giardini privati o pubblici.
Dagli articoli pubblicati dal quotidiano on line, tra l’altro scritti in un italiano comprensibile e accessibile a tutti, dalle dichiarazioni rilasciate da alcuni dipendenti APS, altrettando chiare, si evince che gli stessi principalmente non chiedono la riassunzione o altro, ma legittimamente chiedono i motivi che hanno indotto al fallimento della ditta e quali saranno i risvolti, visto che non parliamo di caramelle ma di un BENE COMUNE VITALE.
Il diritto allo sciopero non è riservato solo ai dipendenti pubblici ma a tutti, indistintamente che siano pubblici o privati.
Inoltre Le voglio comunicare che questi LAVORATOTI PRIVATI nonostante siano senza uno stipendio e in mezzo ad una strada, hanno continuato a prestare il loro lavoro e a garantire l’erogazione idrico al PUBBLICO. Ogni mattina, prima di andare a manifestare civilmente, si rimboccano le maniche e vanno ad aprire e chiudere gli impianti. E comunque sono pronti ad andarsene a casa e ripartire da zero, ma è giusto oltre che doveroso lottare e chiedere delucidazioni per ciò che in prima persona li interessa. Non lottano solo per se stessi e i loro interessi economici, quali lo stipendio, ma per tutti i cittadini che potranno rimanere all’asciutto… senza acqua.
Poi non stiamo parlando di un dipendente privato che lavora e produce solo per il suo datore di lavoro e correlata ditta, ma parliamo di dipendenti privati che lavarono per il Pubblico.
Mi fa piacere leggere i commenti di alcuni cittadini come Giovanni che sono pronti a scendere in piazza per difendere un diritto e un bene comune che interessa tutti, soprattutto i cittadini dei 52 comuni interessati. Invece, rimango indignata di ciò che scrivono alcuni cittadini nascosti e per tutti quelli che condividono il loro pensiero che, non comprendendo il significato e il senso delle parole scritte negli articoli, oltre che tutta la situazione, sparano a zero facendo constatazioni e precisazioni fuori luogo, mettendo in evidenzia il loro mancato senso di umanità e non solo, e sicuramente parlano perchè saranno residenti nei comuni che non appartengono ai 52 vittime del disagio e problema.Fermo restando che siamo tutti liberi di esprimere il proprio pensiero ma in alcuni casi si fa più figura a rimanere in silenzio.
A tutti i dipendenti aps dico: Non curatevi di loro, o non ragionate su loro, ma GUARDATE e PASSATE AVANTI; RIVOLGENDO LO SGUARDO AL VOSTRO FUTURO.
E’ lo steso ragionamento seguito da me!
Io contesto solo il fatto che da dipendenti privati licenziati adesso PRETENDONO di diventare dipendenti pubblici!
Il fatto che l’azienda fallita svolgeva un servizio pubblico non fa di essa un’ azienda PUBBLICA.
Come se i dipendenti dell’ENEL licenziati protestassero per essere assunti dalla Regione!
Leggendo l’articolo si evince che i lavoratori vogliono essere assunti come dipendenti pubblici!
E’ questo quello che molti commentatori contestano, o fate finta di non capire?!?!?!
Il fatto che l’azienda fornisse un servizio Pubblico, ripeto, non fa di essa un’azienda pubblica; altrimenti, anziché per selezione, i dipendenti dovevano essere assunti per concorso PUBBLICO.
Precisato nuovamente il concetto, piena solidarietà con chi manifesta per il diritto al lavoro, ma non illudetevi, la COSTITUZIONE ITALIANA all’ART 97 parla chiaramente: Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso.
E i vostri Legali impegnati nelle trattative DOVREBBERO saperlo mooooolto bene.
Non fatevi abbindolare.
Poi, leggendo alcuni commenti di dipendenti, tutti sapevano di “intrallazzi” nelle forniture……e nessuno parlava, ora TUTTI piangete la malversazione operata dai dirigenti!
Spero di essere stato chiaro
Il problema è che scioperano invocando di passare a dipendenti PUBBLICI!
Un ci nesci nenti, leggetevi la Costituzione della Repubblica Italiana…..fin tanto che non la stravolgano!
barbara vogliamo prenderci in giro? bene
vi domandate perche e’ fallita?secondo me e’ la stessa storia degli ato che avevano una funzione ma costavano come un esercito.
l aps se la saranno mangiata i soliti noti,avranno sperperato a destra e a manca,barbara non mi dire che cerchi le motivazioni?un po come quando la regione sollevo’ il polverone enti di formazione,quasi restando basiti,come se non lo sanno cani e porci quanto soldi si mangiavano a sbafo.se dobbiamo scambiare 2 parole bene mi fa piacere ma se dobbiamo domandarci se l asino vola bhe ….lo sanno tutti.
in ultimo sono a conoscenza che gli scioperi esistono anche nel privato ma credimi lasciano il tempo che trovano.ps.ma perche credi che qualcuno rimarra’ all asciutto????ti pare che per aprire e chiudere impianti occorrono primari ospedalieri,e credimi te lo dice uno che mangia da sempre pane e impianti.
IGNORANTE!
Per aprire una valvola a saracinesca servono 21 persone: uno tiene il volantino e 20 girano la testata!
NON CAPISCI NULLA DI IMPIANTI ;-p
@cittadino
E così andrà a finire!
Questi 206 0 216 lavoratori assunti con chiamate e colloqui (?) privati, molto probabilmente verranno assorbiti in qualche azienda pubblica e loro diventeranno lavoratori del settore pubblico, in barba a qualsiasi legge!
Così come, forse, succederà ai lavoratori Gesip che verranno divisi tra le partecipate, che a loro volta se li piangeranno, piaccia o no.
In questo momento ci scommetterei una cifra che finirà così!
Carissimi commentatori o presunti tali, innanzitutto ritengo che sia giusto
confrontarsi con gente che capisce piuttosto che con
fantasmi che sono abituati a nascondersi dietro questo giustizialismo infondato,
banale, superficiale e di basso profilo, conoscendo solo un art. della Cost.
e dimenticando tutti gli altri 138. Eppure la legis ignoranza non scusat.
Non mi offendo se qualcuno mi da dell’ignorante e dipende da chi lo dice lo accetto addirittura come fosse un complimento. Ma mi preme precisare che quanto dalla sottoscritta precisato in merito agli impianti, di certo non stavo presuntuosamente spiegando come funzionano tecnicamente o quanto personale occorre per farli funzionare, il nocciolo è ben altro a questo punto della vicenda e poi non mi vergogno nel
dire che non sono un tecnico idrico. Sono altresì un anima pensante che comprende la priorità del momento ed dell’ enorme disagio di molte famiglie le quali meritano sostegno e non la presenza di facili avvoltoi e finti moralisti. ribadisco che i dipendenti aps nonostante
gli enormi disagi, difficoltà etc hanno continuato a lavorare cercando nei
limiti del possibile di non far mancare l’acqua e ridimensionare i disservizi ai cittadini.
Bene, prendo atto ancora una volta che nel nostro paese l’ignoranza regna
sovrana e che c è sempre gente subdola che si diverte a sparlare in momenti
difficili come quelli che stanno attraversando questi 206 PADRI DI FAMIGLIA trovando l’occasione per ergersi a garantisti della legge, quella stessa che ha funzionato a modo anni fa quando gli stessi probabilmente si sono seduti dietro una scrivania senza titoli e oggi stanno alla finestra a giudicare le vicende altrui.
Per coloro i quali mangiano pane e impianti e sono garantiti però da uno stipendio fisso e mensile senza pericolo alcuno di smantellamento aziendale, suggerisco di alimentare il
proprio corpo anche con altro, di modo che si riesca ad ossigenare bene la materia grigia e a farla funzionare bene nel rapporto pensiero-comprensione del pensiero altrui-parola.
Buon proseguimento!! cordiali saluti.
@barbara
Ma alla fine cosa vuoi dire non s’è capito!
Salve a tutti volevo solo dire una cosa a Barbara,io non ti conosco ma sei stata grande quando avrai un problema serio di acqua sarò il primo a darti soccorso ti amooooooooooooo
A me APS sta bene! Si tratta di Ragazzi volenterosi e che hanno voglia di lavorare! Non dimentichiamoci quanta gente è passata da dipendente privato di una cooperativa a dipendente pubblico… siamo in Sicilia… non sarebbe la prima volta.
Il servizio è ben gestito e io mi trovo bene! Non mi importa se i dipendenti diventino dipendenti pubblici… anzi se questo è il modo di tutelarli che AVVENGA!
E’ inutile cercare di capire quanto possa essere laborioso gestire un servizio idrico integrato che coinvolge 52 comuni della provincia di Palermo… si tratta di un territorio vastissimo. Convinzione comune è che si tratti solamente di “APRIRE E CHIUDERE L’ACQUA”, oppure di “FARE QUALCHE RIPARAZIONE PER STRADA”… Non dimentichiamoci che questi ragazzi si occupano anche della DEPURAZIONE dell’acqua.
Penso che sia arrivato il momento di mettere i piedi per terra e capire che gli ATO sono stati inventati perché le Amministrazioni Comunali non avevano la competenza e neppure la voglia di mettersi al passo con i tempi. Noi cittadini dovremmo passarci la mano sulla coscienza e pensare quanti disagi e quanti problemi esistevano quando il servizio era gestito da comuni… OCCORREVA LA RACCOMANDAZIONE DI UN ASSESSORE PER FARE UNA VOLTURA!
Inutile dire che l’ATO IDRICO e APS avranno di certo le loro colpe… però dobbiamo pensare che come ogni cosa nuova che si crea, inizialmente occorre un po’ di tempo affinché possa perfezionarsi. Diamo fiducia a questi ragazzi perche alla fine stanno facendo bene il loro lavoro… CHE SALVINO I DIPENDENTI …. però creino dei veri filtri alle imprese satelliti che gravitano sul servizio in modo da risparmiare sui costi di gestione, perche potrebbero essere loro una concausa a questo scenario cosi disastrato.
Sapete vi confido un segreto: noi lavoratori Aps non manifestiamo perché adesso vogliamo un impiego pubblico! Molti di noi lavorano da 4 – 5 ed anche 6 anni e siamo pronti a lavorare con una ditta privata per i prossimi 40. Manifestiamo perché vorremmo tenerci il nostro posto di lavoro e continuare a darvi un servizio che abbiamo cercato umilmente di migliorare con i nostri limiti personali e soprattutto aziendali. Di certo si poteva fare di più e meglio. Di certo ci sono stati sprechi e problemi, ma non c’è mai stato nulla che non abbiamo voluto fare o che aspettavamo il via dal sindaco di turno. Anzi spesso ci siamo messi contro qualche amministrazione comunale a sfavore dei suoi amici ed a favore di coloro che quel giorno dovevano ricevere l’acqua. Erogare bene l’acqua a favore di tutti non è solo aprire o chiudere un serbatoio, ma anche conoscere bene l’impianto, i suoi punti deboli (condotte vecchie di 40 anni fa) e cercare di non farle spaccare e tanto altro ancora. Di certo non è nulla che non può fare qualcun’altro, ma vi siete mai chiesti come mai un utente prima riceveva acqua una volta ogni 15 giorni con la gestione comunale e adesso 2 volte a settimana? Di sicuro non siamo maghi, non siamo super scienziati e neanche abbiamo tirato fuori più acqua dal “pozzo”. Ci abbiamo solo messo il cuore. Per questo manifestiamo! Basta polemiche pubblico o privato, vogliamo lavorare e darvi un servizio il migliore che possiamo.
cittadino…
allora lei è uno “gnorri” … totalmente “gnorri”.. CI DISSIMU CA VULEMU TRAVAGGIARI PRIVATI NUDDU VOLI U POSTU PUBBLICO .. VULEMU PAGARINI I RATI DA MACHINA, MUTUI, MANNARI I NOSTRI FIGGHI A SCOLA, PAGARI I BULLETTI I L’ENEL E PUTIRINI MANCIARI UN PIATTU CAUDU OGNI GHIORNU..NUATRI E I NOSTRI FIGGHI … BRUTTU TESTA DI “GNORRI” …
possiedo anche una certa proprietà di linguaggio italiana e inglese..se vuole.. ma lei fa ancora finta di non capire.. non vogliamo il posto pubblico..solo individuare nell’ATO una soluzione per continuare a gestire il servizio senza perdere la forza lavoro attuale.. cosa le sfugge ?? VOGLIAMO LAVORARE… e manifestare è un nostro diritto .. tutto qui .. ma purtroppo non v’è più sordo di chi non vuol capire e ..per inciso, anche noi paghiamo le tasse..senza potere evadere un solo centesimo.. perchè trattenute già in busta paga..
Mi sono limitato a commentare la notizia.
Forse non hai letto bene, te ne quoto una parte..
“Al tavolo tecnico in assessorato erano presenti anche alcuni legali che insieme all’assessore hanno cercato di capire come effettuare il passaggio dal privato al pubblico, ma l’unica risposta che abbiamo ottenuto è quella che tale passaggio non può avvenire stando alle norme presenti. ”
Come ben vedi (e leggi) non mi sono inventato nulla e non ho alcun problema di comprensione: I VOSTRI LEGALI STANNO CERCANDO DI FARVI PASSARE DAL PRIVATO AL PUBBLICO, MA NON SI PUO’ (purtroppo la Costituzione Italiana lo impedisce).
Avranno capito male le Vostre intenzioni i Vostri Legali?!?!?!