PALERMO – “A Palermo è stata massima l’adesione allo sciopero nazionale proclamato a livello nazionale. Il 100% dei tassisti è rimasto fermo. Abbiamo solo garantito delle corse di emergenza per pubblica utilità. L’articolo 10 del Ddl Concorrenza è un attacco alla nostra categoria. I miei colleghi l’hanno compreso e domani organizzeremo un corteo per le vie di Palermo fino alla prefettura per garantire la sopravvivenza ai 400 tassisti palermitani”. Davide Rosato segretario provinciale dell’Uritaxi, la sigla più rappresentativa a Palermo spiega i motivi della protesta contro la liberalizzazione del settore. Una protesta che oggi e domani ha già provocato e provocherà disagi agli utenti non solo in città ma anche nei collegamenti con l’aeroporto.
“Per fare i tassisti – aggiunge – dobbiamo garantire mezzi efficienti. Ci dobbiamo sottoporre regolarmente agli esami alcolemici e tossicologici, dobbiamo ogni anno rinnovare le licenze. Ogni volta che un cliente chiama sa che auto arriva e il nome del tassista. Tutto questo con le applicazioni delle multinazionali non ci sarà più. Non solo – aggiunge – Anche sul fronte prezzi la nostra categoria garantisce tariffe che sono certe. Basta andare sull’applicazione di Uber ed è facile notare che le tariffe per l’aeroporto vanno da 64 euro per la formula Block e 94 euro per la formula Van, noi con il taxi sharing offriamo una tariffa di 8 euro a persona. Anche i tassisti si sono attrezzati e hanno le applicazioni e le piattaforme tecnologiche con le quali è possibile prenotare la corsa”.