Lo sfratto di Crocetta, le trivelle| Satira dell'anno che verrà - Live Sicilia

Lo sfratto di Crocetta, le trivelle| Satira dell’anno che verrà

Come di consueto, giochiamo a prevedere cosa accadrà in Sicilia nel 2015. E' satira, certo. Ma chissà che alle volte... Buon divertimento e buon anno!

Le previsioni
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6 min di lettura

PALERMO – Come già l’anno scorso, Livesicilia vi propone in esclusiva le previsioni su cosa accadrà nel 2015. Si tratta di vaticini altamente affidabili ottenuti incrociando le profezie di Nostradamus, l’oroscopo di Branko e i messaggi subliminali di Peppa Pig. Si sconsiglia la lettura a un pubblico facilmente impressionabile.

Gennaio

Crocetta arruola tutti gli ex assessori a cui non ha ancora dato una consulenza per trasportare con mezzi propri i sacchi della munnizza all’estero.

Partono le prime trivellazioni alla Villa del Casale di Piazza Armerina. Protestano grillini e Ferrandelli. Crocetta scrive un sms indignato a Delrio, ma sbaglia numero. Lumia glielo detta corretto dalla stanza accanto.

Per tappare il buco nei conti l’assessore Baccei organizza un Telethon su Siciliauno. Venti ore di maratona televisiva con monologhi divertenti dell’assessore Purpura, alcuni pezzi di Shakespeare recitati da Maurizio Croce e classici di Gloria Gaynor cantati da Cleo Li Calzi. Alla fine il governo raccoglie ottomila lire.

Quasi pronta la riforma delle Province.

Febbraio

Il sottosegretario alla Scuola Faraone, dopo aver elogiato le occupazioni studentesche, dichiara in un’intervista che i compiti a casa sono, in effetti, una rottura di palle. Polemiche.

Complicazioni per la riforma delle Province. L’Ars incardina un nuovo testo redatto da Nino Frassica.

Dopo un’accesa polemica con Leoluca Orlando, Crocetta nomina per rappresaglia Michela Stancheris proconsole di Palermo. Polemiche.

Marzo

Proseguono a rilento i lavori nei cantieri del tram a Palermo per la presenza di trivelle dell’Eni disseminate in città. Orlando scrive una lettera ai palermitani attribuendo le responsabilità a Cammarata.

Nel suo nuovo disco Suor Cristina canta “Te c’hanno mai mannato a quer paese?. “E’ una preghiera”, commenta la religiosa.

L’Ars vota la prima legge dell’anno: “Regole in materia di pettinatura dei cani”. Grande soddisfazione dell’ufficio di presidenza e dei capigruppo.

Aprile

Si complica l’iter della riforma delle Province. Enna per protesta si autoproclama consorzio supremo e sostituisce il Natale con il compleanno di Mirello Crisafulli.

Nell’ultima settimana di esercizio provvisorio Crocetta nomina ottanta commissari, sposta tutti i forestali al Ciapi di Priolo e affida provocatoriamente la gestione del Piano giovani a Totò Cardinale.

Maggio

Terminato l’esercizio provvisorio e con essi i quattrini, Roma assume il potere.

Crocetta, tornando dalla procura dove era andato a denunciare un posteggiatore abusivo, trova all’ingresso di Palazzo d’Orleans le sue cose inscatolate in un cartone della Birra Messina. Lumia è ancora asserragliato nella sua stanza dove tiene in ostaggio 24 sindaci.

Raciti, Cracolici e Lupo, ricevute garanzie sulla permanenza nei gabinetti dei loro parrocchiani, firmano un comunicato congiunto in cui spiegano che per il Pd siciliano questa storia dello sfratto di Crocetta ha in effetti i suoi appigli giuridici e politici.

Interessante workshop di Confindustria dal titolo: “A noi tutto sommato questa giunta non era mai piaciuta tanto”.

In cambio di un paio di miliardi la Sicilia accetta alcune leggere modifiche dello Statuto. L’articolo 1, ad esempio, ora recita che tutti i siciliani maschi si chiamano Matteo e le femmine Leopolda.

Giugno

Il sottosegretario alla Scuola Faraone in un’intervista dichiara che in effetti copiare all’esame di maturità non è poi questa gran tragedia. Polemiche.

Il governo Renzi toglie una miliardata di fondi europei alla Sicilia per realizzare alcuni impianti sportivi a casa di Verdini. Crocetta, in esilio a Tusa, proclama la Repubblica Rivoluzionaria Siciliana del Megafono e scrive una cartolina di protesta a Renzi, ma per sbaglio la infila nella buca “Per la città”.

Dal suo esilio di Tusa Crocetta nomina Giletti commissario all’emergenza rifiuti. Delrio, proclamato di fresco da Palazzo Chigi Duca-conte supremo della Sicilia, annulla la nomina. Polemiche.

Lumia rilascia due sindaci come segno di buona volontà.

Luglio

Rinviata sine die l’inaugurazione del tram di Palermo in attesa di sistemare la voragine lasciata dalla trivella davanti al Teatro Massimo dopo un’esplorazione non andata a buon fine.

Sentenza choc del Tar della Basilicata: le elezioni suppletive a Siracusa vanno rifatte un’altra volta. Ma stavolta per farla più difficile si potrà votare solo stando su una gamba sola e fischiettando una canzone di Emis Killa. Gerratana ritira fuori dall’armadio il vestito quasi nuovo da assessore.

L’Ars approva a fatica dopo un sofferto dibattito una legge su “Limiti di tollerabilità di decibel del raglio di muli, asini e bardotti e di altri animali da soma e da fattoria”. Soddisfazione dell’ufficio di presidenza e dei capigruppo. I grillini parlano di legge bavaglio.

In preda a una crisi di astinenza, Zamparini si esonera da solo.

Agosto

Suor Cristina registra un intero album degli Squallor. “E’ una preghierona”, commenta intervistata alla Zanzara.

Dal suo esilio di Tusa Crocetta nomina Mariella Lo Bello segretario generale delle Nazioni Unite. L’Asp di Messina invia tre ambulanze.

Lumia rilascia un altro sindaco.

Dopo undici mesi di trattative il centrodestra siciliano in una riunione ferragostana alla Playa trova l’intesa sul nome da designare alla vicepresidenza dell’Ars. Massimo riserbo sul nome, che verrà svelato alla ripresa dei lavori d’Aula. Spaghettata e bagno di mezzanotte.

Udc e Nuovo centrodestra si fondono in un nuovo partito di massa celebrando il primo congresso in una gremita cabina di Mondello. Alfano si dice ottimista.

Settembre

Il sottosegretario Faraone inaugurando l’anno scolastico commenta che chi non ha marinato almeno una volta la scuola è un frolloccone. Polemiche.

La riforma delle Province arranca: in commissione all’Ars si valuta di tornare alle contee. Grande entusiasmo a Sommatino e Geraci.

Alla ripresa dei lavori d’Aula il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone in un breve intervento di ventisei minuti confessa in lacrime di avere smarrito il pizzino col nome del vicepresidente scelto dal centrodestra. E nessuno lo ricorda più, complice la sangria servita nel corso della riunione in spiaggia a Ferragosto. L’elezione viene rinviata all’anno prossimo. Proteste dei grillini.

Lumia si arrende e ottiene dal Duca-conte Delrio un salvacondotto per sé, la sua scorta e centoquattro irriducibili del Megafono per raggiungere Crocetta a Tusa.

Ottobre

Una task force composta dagli uffici di Palazzo Chigi, Palazzo d’Orleans, assessorato all’Energia, Unesco, Legambiente, Spectre e Priorato di Sion elabora la soluzione finale del problema rifiuti: i sacchi della spazzatura saranno utilizzati per colmare i crateri lasciati in giro per la Sicilia dalle trivelle. Moderate proteste dei grillini e di Ferrandelli.

Dal suo esilio di Tusa Crocetta nomina Nelli Scilabra vescovo di Roma e Capo della Cristianità. “Indietro non si torna”, commenta Lumia vestito da cardinale in un videomessaggio trasmesso da Boing. Su Repubblica Palermo, editoriale di Nino Fasulo dal titolo “E se fosse la svolta buona?”.

Novembre

All’Ars il nuovo gruppo di Lino Leanza sospeso per eccesso di rialzo dopo aver incamerato il trentesimo cambiacasacca.

Ritrovato in modo rocambolesco il pizzino col nome del candidato del centrodestra alla vicepresidenza. C’era scritto “Scemo chi legge”. I tre gruppi dell’Ars che si richiamano a Forza Italia si spaccano in sei.

Con una legge molto sofferta, l’Ars taglia i suoi costi di 30 euro e 10 centesimi. Per festeggiare, il Parlamento organizza una bicchierata dal costo di 2.000 euro.

Dicembre

Renzi con un inconsueto messaggio alla nazione di fine anno a reti unificate annuncia, vestito da Darth Fener, l’avvio della costruzione della Morte Nera finanziata con tutti i fondi europei della Sicilia. Servirà a convincere l’India a ridarci i marò. Telefonata infuocata di proteste di Crocetta che solo dopo dieci minuti si accorge di aver chiamato per sbaglio la gelateria Capuozzo di Santa Maria Capua Vetere.

Con un blitz notturno Faraone occupa da solo la scuola elementare di Ioppolo Giancaxio.

Suor Cristina duetta dal vivo con i Black Sabbath allo Zecchino d’Oro. Harakiri di massa dei frati dell’Antoniano.

A Palermo al posto dell’albero di Natale si addobba un pozzo di petrolio in piazza Politeama.

Il 31 dicembre un’anima buona sveglia i siciliani rivelando loro che era tutto solo un incubo.

Buon anno a tutti.

 @salvotoscano1


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