PALERMO – “E’ stato colpito un territorio particolarmente importante per Cosa nostra quale è Passo di Rigano che comprende le ‘famiglie’ mafiose di Torretta, Boccadifalco e Uditore. Abbiamo accertato che erano tornati a svolgere le attività criminali coloro che si erano dovuti allontanare dopo l’esilio imposto da Riina”. Lo dice il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi commentando il blitz che ha svelato l’asse tra clan siciliani e americani e che oggi ha portato all’arresto di 19 persone. “Gli Inzerillo – ha aggiunto riferendosi agli esponenti della ‘famiglia’ esiliata da Riina e coinvolta nell’inchiesta di oggi – non hanno voluto partecipare alla riunione in cui si è deliberata la ricostituzione della Commissione di Cosa nostra. Al posto loro è andato Giovanni Buscemi, formale capo mandamento di Passo di Rigano. Gli Inzerillo, come emerge dalle intercettazioni, temevano che i nuovi componenti dell’organismo di vertice della mafia non avrebbero retto a eventuali arresti e si sarebbero pentiti”. Quanto agli affari illeciti scoperti, Lo Voi ha detto: “il clan svolgeva le sue attività classiche: estorsioni, intestazioni fittizie di beni, le scommesse e i giochi online”. Lo Voi ha poi sottolineato l’importanza della collaborazione delle autorità giudiziarie americane che, su rogatoria, stanno eseguendo una serie di perquisizioni negli Stati Uniti. (ANSA).
Il procuratore commenta l'operazione eseguita dalla squadra mobile e dal Fbi
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