Lombardo: "Adamo e Marrocco| devono ringraziare Russo" - Live Sicilia

Lombardo: “Adamo e Marrocco| devono ringraziare Russo”

La replica: "Si circonda di proseliti"
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Raffaele Lombardo non ci sta e risponde a muso duro a Fli e Udc, prendendo le difese dell’assessore Massimo Russo. “Le considerazioni di Marrocco (Fli) e Adamo (Udc) sull’assessore Massimo Russo sono sopra le righe – dice il governatore – sappiamo che ci sono altri assessori più influenzati dalla politica. Il punto è che l’azione di risanamento dell’assessore sulla sanità suscita reazioni. Russo ha soltanto fatto degli incontri importanti, ha il merito di accostare uomini e donne alla politica. Se ci riflettono bene, Adamo e Marrocco devono ringraziarlo“. L’assessore alla Salute è stato oggetto dalle critiche dei capigruppo all’Ars di Fli e Udc, Livio Marrocco e Giulia Adamo, che chiedono all’ex pm di farsi da parte per avere fondato un’associazione politica.

“Se non ci fossero uomini come Russo – ha aggiunto Lombardo, conversando con i giornalisti a Palazzo d’Orleans – prenderebbero sempre più piede chi considera la classe politica una casta. Quello di Russo è un esprimento di sensibilizzazione sociale sui temi della politica con lo scopo di riavvicinare la gente”.

La replica
“La difesa d’ufficio del presidente Lombardo avvalora le critiche e le dichiarazioni da noi rilasciate sull’assessore Massimo Russo e sulla sua scelta di entrare in politica”. Lo affermano Livio Marrocco e Giulia Adamo, rispettivamente capogruppo all’Ars di Fli e Udc, aggiungendo: “Al governatore rispondiamo anzitutto che noi non dobbiamo ringraziare nessuno. Russo è un tecnico che ha potuto avviare la riforma della Sanità in quanto sostenuto e coadiuvato da una maggioranza di governo che vede in prima fila Udc e Fli. Insieme a lui ed a Lombardo stesso abbiamo deciso di voltare pagina rispetto alle logiche passate, ma ora noi e migliaia di pazienti siciliani constatiamo che i risultati sono inferiori alle aspettative. Inoltre l’assessore Russo a parole ha sempre detto di voler abbandonare le vecchie pratiche clientelari, ma nei fatti le adotta, circondandosi di proseliti a discapito del merito. Quanti hanno partecipato all’assemblea di Trapani poco avevano a che fare con la società civile a cui fa riferimento il governatore. L’assessore alla Salute ha sì accostato alla politica uomini e donne ma, ancora una volta, si tratta di uomini e donne che servono a tessere quella fitta rete di interessi che allontana sempre di più la società civile dalla partecipazione alla vita politica. Noi vogliamo difendere proprio lo spirito iniziale con il quale insieme a Lombardo abbiamo dato vita a questa esperienza tecnica”.


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