Lombardo e il nodo consulenti: | "Affronteremo il problema degli sprechi" - Live Sicilia

Lombardo e il nodo consulenti: | “Affronteremo il problema degli sprechi”

Dopo la nota del Pd
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“Il Pd ha chiesto di revocare le consulenze del governo? È uno stimolo importante, e positivo. Infatti, presto diffonderò una direttiva che affronta il problema degli sprechi, e in questo contesto rivedrò i contratti di consulenza”.
Il presidente della Regione Raffaele Lombardo “dribbla” la polemica innescata da alcuni deputati del Pd all’Ars (tra questi il segretario regionale Giuseppe Lupo), che avevano puntato l’indice contro l’eccessivo ricorso agli incarichi ad esterni, e sceglie il “contropiede”: “Giusta segnalazione. Sto già provvedendo”.

Una direttiva, quindi, con la quale il governatore deciderà una serie di tagli e probabilmente indicherà una diversa modalità di spesa dei fondi per gli incarichi agli esperti: “Stiamo pensando, ad esempio, – ha spiegato Lombardo – a un plafond, magari da trentamila euro, da concedere agli assessori, che ciascuno può spendere come crede. Magari – aggiunge – invee di dare diverse consulenze da mille, mille e cinquecento euro, si può decidere di assegnare una o due grosse consulenze e grandi professionisti”.

Ma “consulenza” non fa rima con “governo”. E a questa precisazione Lombardo tiene molto: “La mia direttiva – prosegue Lombardo – riguarderà anche gli enti controllati dalla Regione. Mi viene in mente il caso di un museo finito di recente al centro delle polemiche, ma dove si spendevano decine di migliaia di euro per consulenze”. Il riferimento a Palazzo Riso è fin troppo netto, ma Lombardo aggiunge: “La direttiva probabilmente conterrà anche interventi nei confronti dei contratti dei dirigenti. Quelli di Sicilia e-Servizi, ad esempio, per me sono semplicemente scandalosi. Bisognerà intervenire però non solo sull’ammontare dell’indennità, ma anche sull’indicazione chiara degli obiettivi da conseguire”.

In alcuni casi però, secondo Lombardo, le polemiche sull’uso eccessivo delle consulenze, si sono tramutate in una sorta di caccia alle streghe: “Prendiamo il caso di uno dei miei consulenti per i comuni alluvionati del Messinese. È stato massacrato perché ha scritto nel suo curriculum di aver svolto anche attività di pianobar (Francesco Micali, ndr). Quel ragazzo vive una condizione familiare difficile sotto il profilo economico, e ha deciso di aiutare i genitori arrotondando un po’ grazie alla sua attività di pianista”. Ma i tagli del presidente sono pronti. Anche per i consulenti, insomma, si cambia musica.


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