Lombardo, sentenza entro Natale |“Settimana di impegno e tensione" - Live Sicilia

Lombardo, sentenza entro Natale |“Settimana di impegno e tensione”

Venerdì prossimo è prevista una nuova udienza per concludere l'arringa della difesa. A metà novembre la Procura procederà con le repliche. Poi, se non ci saranno sorprese, la parola spetterà al Gup Marina Rizza.

 

CATANIA – Dovrà attendere qualche settimana in più Raffaele Lombardo per conoscere l’esito finale del processo che lo vede sul banco degli imputati con le accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato dall’aver favorito la famiglia mafiosa dei Santapaola. A saltare con ogni probabilità sarà la data del 6 novembre prossimo, giorno in cui era prevista inizialmente la sentenza. Il verdetto comunque dovrebbe arrivare entro Natale. A far modificare le date del calendario è stato il naturale corso delle udienze che hanno caratterizzato questa settimana in cui ad alternarsi nell’articolata arringa difensiva sono stati i legali dell’ex Governatore siciliano, gli avvocati Alessandro Benedetti e il professore Guido Ziccone. Proprio quest’ultimo continuerà il proprio intervento in aula il prossimo venerdì. La parola intorno a metà novembre dovrebbe tornare, per le ultime repliche, nuovamente all’accusa ed eventualmente alla difesa per poi passare la “palla” al giudice per le udienze preliminari Marina Rizza.

Dopo l’analisi dei collaboratori di giustizia che a vario titolo sono entrati nell’elenco dei protagonisti di questo processo oggi è toccato all’avvocato Ziccone soffermarsi sulla genesi dell’indagine “Iblis” sui presunti rapporti tra mafia, politici e mondo imprenditoriale, scaturita nel blitz del Ros dei Carabinieri nel 2010. Tra i passaggi finiti sotto la lente d’ingrandimento dell’udienza anche le dichiarazioni di Maurizio Avola. L’ex sicario della famiglia Santapaola, poi diventato collaboratore di giustizia, raccontò ai magistrati della Dda etnea di un presunto incontro che Raffaele Lombardo avrebbe avuto a San Giovanni La Punta con il capo della mafia ai piedi dell’Etna, Nitto Santapaola. Accusa che già in passato venne seccamente smentita dal politico di Grammichele e dai suoi legali, oltre ad essere bollata come “priva di riscontri” dagli inquirenti.

Lombardo, che come sempre è avvenuto durante il susseguirsi delle udienze di questa settimana era accompagnato dalla moglie Saveria Grosso, si è soffermato sullo stato del processo a margine di una pausa. “È stata – spiega Lombardo – una settimana di grande impegno e grande tensione, ho aperto bocca durante le udienze soltanto per pochi minuti per illustrare al giudice alcuni documenti che ho consegnato. Ho seguito – prosegue – con un’attenzione che non saprei se ho riservato a tante altre cose nella mia vita precedentemente”. Una settimana intensa insomma, quella dell’imputato Raffaele Lombardo fatta di una “grande e immensa fatica”, ma accolta con dei buoni presupposti. “È valsa la pena perché abbiamo sentito un’ottima difesa che continuerà fino a venerdì prossimo”.

 


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