Sono quattro le persone uccise, tra cui un poliziotto, e decine i feriti dopo l’attacco davanti al Parlamento inglese di ieri pomeriggio. Ucciso anche l’attentatore. E sono otto, secondo quanto riporta il sito della Bbc, i fermi effettuati dalla polizia tra la scorsa notte e questa mattina all’alba. Secondo la Cnn, gli arresti sarebbero stati compiuti in almeno sei diversi indirizzi in varie località del Paese.
Ieri “un asiatico sui 40 anni” alla guida di un suv si è lanciato sulla folla del ponte di Westminster lasciando numerosi feriti in terra, quindi è sceso dall’auto e ha accoltellato un agente nel cortile del Parlamento di Londra. L’assalitore è stato quindi ucciso dalle forze di polizia dopo aver tentato di fare irruzione nel Parlamento britannico attraverso i cancelli del compound di Westminster, accoltellando l’agente. Le vittime sono, oltre all’attentatore, un poliziotto e tre civili. Tra i feriti ci sono anche due italiane, una romana tuttora in ospedale e una giovane bolognese già dimessa.
Scotland Yard aveva parlato chiaramente di terrorismo. E oggi è arrivata la rivendicazione: “In azione un soldato del califfato”. Da un paio di giorni sulle chat jihadiste c’erano segnali di attività più intense.
La premier britannica Theresa May, che si trovava a Westminster al momento dell’attentato di Londra, lo ha condannato con fermezza definendolo “un attacco terroristico disgustoso e odioso”.
