E allora? Dov'è la notizia se tutto rientra nella norma. Ebbene, questo è il mese dell'ipocrisia (avete presente la valanga di "auguri" urbi et orbi?), quindi ci sta tutto e calza a pennello lo stupore per il "caro voli" che, invece è un fatto ordinario e ricorrente. Che Natale sarebbe senza l'albero, il presepe, il panettone e i politici che si stracciano le vesti per il caro voli? E, ovviamente, l'informazione che torna a battere sugli stessi tasti, stavolta con la piccola variante del concorso. Ok, tranquilli, passerà. Ma tornerà puntualissimo a Pasqua, insieme alla colomba e alle uova. Insomma, qual è la novità?


Certamente per studiare e laurearsi , chi :APPARTIENE” alla mafia, farà dei sacrifici enormi come fare le pulizie, lavorare servendo ai tavoli, privandosi di viaggi e altri divertimenti. Poverini! Quanti sacrifici avranno subito per ottenere i propri risultati. La mia opinione è che chi ha studiato con i soldi sporchi dei mafiosi dovrebbe andare in ginocchio nelle RSA e nelle case di riposo a pulire I bagni, i pavimenti e le lenzuola senza neanche sfiorare le persone sofferenti. Solo allora potrebbero riprendere un po’ di rispetto dalla società civile. Stop!