Lotta all'ictus |Il Civico si potenzia - Live Sicilia

Lotta all’ictus |Il Civico si potenzia

Implementata la stroke unit della struttura cittadina, raddoppiati i posti letto per la terapia trombolica. Importanti passi in avanti per la cura di un male che in Italia colpisce 200 mila persone ogni anno.

PALERMO – Quattro nuovi posti letto si aggiungono ai quattro già esistenti nell’Unità operativa dedicata al trattamento dell’ictus del reparto di Neurologia dell’Azienda Ospedaliera Civico di Palermo. Potenziata, dunque, la cosiddetta Stroke Unit, unità dove viene praticata la terapia trombolitica, in grado come nessun altro trattamento di “sciogliere il trombo” responsabile dell’ictus ischemico. Condizione necessaria, però, deve essere la somministrazione non oltre le quattro ore dalla sua insorgenza, per questo dal 2008, quando è stata inaugurata al Civico l’unità operativa, diretta da Alfredo Mattaliano, i 928 pazienti sono stati curati prima alla Stroke Unit, unica a Palermo insieme a quella di Villa Sofia.

Ancora un passo avanti, dunque, per la cura di una patologia che è la terza causa di morte nel mondo, dopo le malattie cardiovascolari e il cancro, con in media sette mila decessi per malattie cerebrovascolari solo in Sicilia. Inoltre, nell’ambito del Programma nazionale esiti del Ministero della Salute curato dall’Agenas, nel 2010 e nel 2011 è stato valutato che l’azienda ospedaliera Civico ha registrato un rischio di mortalità inferiore alla media nazionale. Un dato confortante che però non impedisce di migliorare l’unità inaugurata quattro anni fa. “Accresce e migliora il modello di terapia sub-intensiva per il trattamento dell’ictus – ha spiegato il direttore dell’unità Mattaliano – avviato nell’aprile del 2008 che consente al paziente di essere seguito sin dalle prime fasi della malattia, da personale medico specializzato, grazie alle quattro figure professionali, due medici e due fisioterapisti, come previsto dalle linee guida, oltre ad avvalersi dell’organico del reparto di Neurologia. Qui viene garantita un’assistenza al 100% e si preserva il malato da tutte le complicanze post-ischemiche come infezioni o semplicemente piaghe, entro le 24 ore, per recuperare più rapidamente. Superata questa fase – prosegue – il degente passa al reparto di neurologia. Obbiettivo dell’unità adesso è quello di continuare a potenziarla, creando una rete tale da consentire ad ogni pronto soccorso di instradare tempestivamente il paziente alla terapia intensiva e accorciare i tempi d’attesa anche in pronto soccorso’’.

Il progetto di Implementazione Stroke Unit del Civico, la cui responsabile è la dottoressa Serena Monaca, è stato finanziato dall’assessorato regionale alla Salute, qualche anno fa, costato 750 mila euro comprensivo delle opere strutturali, le attrezzature, il personale sanitario e la loro formazione. Soddisfazione è stata espressa dal commissario straordinario del Civico Carmelo Pullara, presente all’inaugurazione – secondo cui l’aumento dei posti letto conferma la volontà di rilanciare la vocazione all’emergenza-urgenza che caratterizza la missione dell’Arnas”.

Nei paesi occidentali l’ictus rappresenta la prima causa d’invalidità e nel nostro paese si verificano circa 200 mila nuovi casi ogni anno, di cui circa 930 ne presentano le conseguenze, per la maggior parte ultra settantacinquenni, anche se 10 mila riguardano soggetti di età inferiore ai 54 anni, con una prevalenza di uomini e nelle aree urbane. ”Sino a qualche anno fa – aggiunge Mattaliano – sembrava impossibile che l’unità funzionasse invece riusciamo a fare 2 o tre trombolisi alla settimana, con risultati visibili immediati dopo qualche ora dalla sua somministrazione”.


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