PALERMO – Un’unica frase con il sapore delle scuse rivolte a un solo destinatario, che però non viene mai citato espressamente. “La competenza professionale di chi ha redatto il ricorso per le regionarie siciliane è fuor di discussione”, è il pensiero comparso sulle bacheche Facebook di Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista e Giancarlo Cancelleri. Parole sibilline che hanno disorientato molti attivisti ma che hanno un motivo ben preciso: il convitato di pietra è Lorenzo Borrè, legale di Mauro Giulivi, l’attivista palermitano del Movimento cinque stelle che riuscì a ottenere la sospensione dell’esito delle ‘regionarie’ online che incoronarono Cancelleri candidato alla Presidenza della Regione. Quel voto è la spina nel fianco del movimento, il passo falso che ciclicamente torna a fare ombra nella corsa dei pentastellati verso Palazzo d’Orleans.
Per il giudice della quinta sezione civile del Tribunale di Palermo, Claudia Spiga, Giulivi venne escluso “illegittimamente” dalla partecipazione alle primarie del movimento: da qui la sospensione dell’efficacia del risultato del voto online del luglio scorso, sostanzialmente ignorata dai vertici M5s che andarono avanti sulla candidatura di Cancelleri. Il verdetto, al contrario, fu accompagnato da una lunga sfilza di dichiarazioni in cui i big del movimento etichettavano il ricorso firmato da Borrè come un atto da “azzeccagarbugli”. L’accostamento al personaggio manzoniano non andò giù al legale di Giulivi e così, a distanza di oltre un mese e mezzo da quel pronunciamento, ecco arrivare in sequenza quella frase che toglie le castagne dal fuoco ed evita il rischio di una querela da parte di un avvocato che negli ultimi tempi è diventato una spina nel fianco del movimento: il legale genovese in passato ha presentato 31 ricorsi contro altrettante espulsioni dal movimento.
Borrè, tuttavia, non viene mai citato nella famosa frase. Il primo a fare pubblica ammenda è Di Maio, che poco dopo le 21 di lunedì scrive un post sulla sua pagina Facebook mentre viaggia in direzione Trapani per l’ennesimo comizio accanto a Cancelleri. La frase presta il fianco ai commenti critici di molti attivisti e così a cascata vengono pubblicati una serie di contenuti che puntano a rendere le scuse meno visibili sulla bacheca: un minuto dopo, infatti, prende il via una diretta sul social network, che verrà seguita dagli interventi dal palco di Trapani e dal video che dà conto della presenza di Di Battista a ‘Quinta Colonna’, su Rete 4. Alle 23.01 è il turno proprio di Di Battista, che pubblica la frase di scuse ormai a tarda sera. L’ultimo della comitiva è Cancelleri, costretto alla retromarcia su Borrè proprio nel giorno più difficile per il movimento: da un lato il caso degli insulti via twitter da parte dell’assessore designato Angelo Parisi, sollevato da Livesicilia, e dall’altro le accuse di Claudio Fava nei confronti di un candidato pentastellato a Palermo, Giacomo Li Destri, cugino di un indagato per mafia. Quando Cancelleri pubblica le sue scuse è ormai martedì sera e anche in questo caso la frase viene agevolmente ‘superata’ dai video della campagna elettorale.
Sulle scuse di Di Maio, Di Battista e Cancelleri interviene anche Marika Cassimatis, vincitrice delle ‘comunarie’ di Genova e poi esclusa dal movimento, anche lei assistita da Borrè: “Il quadretto è completo – scrive sul suo profilo Facebook -. Qui Quo e Qua… simpaticamente uniti per liberare l’Italia….e poi? O mamma, pensateci bene siciliani! Avete una grossa responsabilità per scongiurare l’effetto Paperopoli. Se fossi in Sicilia voterei Fava”. Ironia, invece, da parte di Giulivi, che commentando il post di Cancelleri in riferimento a Borrè chiosa: “Per una volta sono d’accordo con lui”.
