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Ma a cosa serve la zona rossa?

Commenti

    Vaccinate a tappeto gli over 50 e lasciate correre il virus tra i giovani. Un giorno forse lo capirete, non è difficile

    Ma certooooo
    Lasciamo pure ammalarsi , morire o avere danni permanenti tutti quelli sotto i 50 anni…

    Che idiozia start

    A Palermo controlli zero ! Ecco perché forse non funziona la zona rossa….

    Se togliessimo un pochino di inquinamento, visto che è ampiamente dimostrato che le polveri sottili favoriscono il propagarsi del virus, che ne pensate?
    Sono per caso l’unica a vedere (e anche sentire) il fumo di scarico nero o bianco emesso per ore e ore e a turno dalle navi che stazionano nel porto, giorno e notte, per altro vietato per legge (violazione degli artt. 650 e 674 del codice penale che punisce emissioni moleste di gas, vapori o fumo nell’aria). Mi ritrovo puntualmente i residui sul balcone… E possiamo congratularci che sono solo le navi di linea per ora, quando arrivano le navi di crociera è peggio ancora. Il vento lo soffia volentieri verso tutto il centro storico, ma non solo. Altro che ZTL.
    E che dire del cantiere centrale delle opere pubbliche in corso per almeno altri cinque anni, polveroso e chiassoso e sempre più grande, in piena città, tra via Sampolo e via Montepellegrino con ingresso da Piazza Giachery, nel grande terreno di pertinenza delle Ferrovie che si sarebbe dovuto a Parco Verde pubblico. Un cementificio a cielo aperto, un nuovo impianto grandissimo (altro cementificio?) in costruzione, zona di smistamento di terre da riporto, grandi camion che caricano e scaricano rumorosamente pietre, pietrisco, terra, cemento e betoniere che fanno avanti e indietro e da ferme girano per ore a qualsiasi ora di giorno e di notte, fine settimane incluse. Nuvole di polvere ad ogni passaggio di Camion, nessun rispetto del riposo degli abitanti, polveri sottili e non. Le case di tutta la zona sono sempre piene di polvere, ogni giorno di nuovo, anche con le finestre chiuse… polvere che i cittadini respirano e che sono ottimi vettori per il trasporto dei virus.

    Ti stimo, sorella Giovanna. Le banchine del porto di Palermo NON sono elettrificate. Ciò implica che, per mantenere in funzione gli impianti (condizionamento, cucine, illuminazione) di questi palazzi di 10 piani rovesciati ed adagiati sull’acqua, si devono tenere sempre accesi i generatori di bordo. E sai cosa bruciano i suddetti generatori ? Nafta ad alto tenore di zolfo. La domanda è: a cosa serve fermare la vecchia 500 dello zio Totò (o anche 1.000 macchine come quella) quando a poche decine di metri da Piazza Politeama c’è una sorgente di produzione di enormi quantità di anidride carbonica, ossidi di zolfo (SOx) ossidi di azoto (NOx) e particolato (PM) ? A Genova e Savona ci stanno pensando da anni. E noi a Palermo ?

    I centri vaccinali sono stati aperti. Pochi hanno aderito!!!

    andate allo zen e ne riparliamo

    Controlli zero e cittadini irresponsabili sono la vera polveriera per l’esplosione dei contagi

    “Ask not what your country can do for you—ask what you can do for your country” (John F. Kennedy).
    Direttore stimatissimo, piuttosto che chiedermi se serva o a cosa serva la “zona rossa” (o meglio, questa “zona rossa”) liberticida e anti-costituzionale, io mi chiederei, con il notorio senso civico e di responsabilità di troppi dei nostri concittadini, cosa sarebbe accaduto a Palermo senza l’istituzione della zona rossa. Non oso neppure pensarci. Ma forse sono io che sono “di parte” in quanto “reduce di guerra”.
    Consiglierei a tutti la lettura della lettera aperta del Presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze ai propri concittadini. Mangeranno il pane sciapo e il lampredotto, ma si comportano esattamente come noi, cultori del pane e panelle.

    Buongiorno. Gentile Sig. Toscano, mi consenta di dissentire. Innanzi tutto non sapendo mai quanti sono i malati in città e quanti in provincia, non si può dire che a Palermo la zona rossa non serve o meglio non funziona. Leggo su altra testata che a Cefalù in pochissimi giorni si è passati da 2 a53 positivi con 95 persone in quarantena. Ecco questi pazienti non sono certamente in città e come il caso di Cefalù la settimana scorsa abbiamo avuto il caso di Bagheria. Certo la zona rossa poteva esser fatta meglio, se si fosse saputo, non sporadicamente, quanti casi ci sono quartiere per quartiere. Anzi vorrei lanciare una provocazione. Poiché non tutti leggono i giornali o ascoltano gli appelli del Sig. Sindaco o del Sig. Presidente di Regione, perché non fare intervenire nei quartieri con più positivi persone di cui si fidano e che potrebbero ascoltare come per esempio il cantante neomelodico del quartiere o il calciatore locale che dica loro come comportarsi?

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