(rp) Siamo seri – con tutta la libertà del mondo – è inconcepibile che nel sondaggio di Livesicilia Lombardo vada giù al posto di Marcello Dell’Utri. E’ una torre metaforica la nostra, lo schianto è un’irrisione al potere, nessuno si fa male davvero. Serve come termometro per capire come la pensate. E chi scrive pensa – fatta salva la sovranità dei clic – che è Dell’Utri il personaggio consono, da indicare per il volo dalla sommita turrita del giudizio generale.
Si può avere antipatia acerrima per Raffaele Lombardo, tuttavia il curriculum mafiologico di Marcello Dell’Utri è di ben altro spessore. Garantisti fino all’ultimo respiro nei confronti dell’amico di Micciché e di Berlusconi? D’accordo, ma allora è una garanzia che vale pure per il presidente della Regione. Sempre che non siano altri i ragionamenti a pelle. Nel caso ci chiederemmo: è giusto chiudere gli occhi al cospetto dell’ingombrante Cosa nostra nella valutazione di un uomo pubblico?
Molte sono le critiche che muoviamo ogni giorno al governatore, chi ci legge lo sa. Eppure, non possiamo non dirlo: il momentaneo risultato del nostro sondaggio è figlio dell’appartenenza politica elevata a partigianeria, non della correttezza e nemmeno della logica.